sabato 1 dicembre 2012

Capitolo 79 - L'amore ai tempi dell'Ikea

Buongiorno, sono Valeria. Si, un succo di frutta va benissimo. Di cosa mi occupo? Studio Psicologia, faccio parte di duecento associazioni che non mi danno né soddisfazione né retribuzione e al 90% spezzerò il cuore di suo figlio tra un anno o due. No, le fragole non mi piacciono, mangerò un biscotto.

Mi trovo a pensare a questa assurda conversazione, a quanto surreale e sincera sia allo stesso tempo. Se solo il mio super io non fosse stato li quando ho conosciuto i genitori di Troglos o quelli di Federico. Avrei avuto un alibi: io vi avevo avvertito. Con Chris o con Beppe non mi sento di pensare lo stesso, perché in entrambi i casi non immagino un epilogo. I genitori di entrambi non hanno idea delle vicende sentimentali dei figli e, in tutta sincerità, è molto meglio così. Non che voglia lasciare Beppe, o che stia pensando di ritornare con Chris, solo mi sento meno vincolata. Quando ho conosciuto i genitori casertani mi è sembrato di essermi ammanettata ad un futuro senza vie d'uscita. Da quando sono qui ho acquisito un po' d'indipendenza emotiva in questo senso. Spero solo di continuare a costruire e di non dovermi occupare di smontare e rimontare la mia vita sentimentale. E se manca qualche vite, pazienza. Se è destinata a non distruggersi, potrà anche farne a meno.