Buongiorno, sono Valeria. Si, un succo di frutta va benissimo. Di cosa mi occupo? Studio Psicologia, faccio parte di duecento associazioni che non mi danno né soddisfazione né retribuzione e al 90% spezzerò il cuore di suo figlio tra un anno o due. No, le fragole non mi piacciono, mangerò un biscotto.
Mi trovo a pensare a questa assurda conversazione, a quanto surreale e sincera sia allo stesso tempo. Se solo il mio super io non fosse stato li quando ho conosciuto i genitori di Troglos o quelli di Federico. Avrei avuto un alibi: io vi avevo avvertito. Con Chris o con Beppe non mi sento di pensare lo stesso, perché in entrambi i casi non immagino un epilogo. I genitori di entrambi non hanno idea delle vicende sentimentali dei figli e, in tutta sincerità, è molto meglio così. Non che voglia lasciare Beppe, o che stia pensando di ritornare con Chris, solo mi sento meno vincolata. Quando ho conosciuto i genitori casertani mi è sembrato di essermi ammanettata ad un futuro senza vie d'uscita. Da quando sono qui ho acquisito un po' d'indipendenza emotiva in questo senso. Spero solo di continuare a costruire e di non dovermi occupare di smontare e rimontare la mia vita sentimentale. E se manca qualche vite, pazienza. Se è destinata a non distruggersi, potrà anche farne a meno.