martedì 27 dicembre 2011

Capitolo LI - Lisergica

La pagina impone una struttura innaturale al flusso di coscienza.



Bagnandomi le labbra
con un po' di miele
frutto dei miei peccati
ricorderò l'odore
dell'amata carne con nostalgia
Il sapore amaro di
una complice immortalità
ma un solo giorno di vita
dura la tua danza
tu lisergica
A modo mio
gioco e non mi butto via
e ovunque sei
sarai sempre in me
tu lisergica
tu lisergica
Proseguirò, sai
con la mia dolente
forma di espressività
così rinchiudo in me
la voglia di esser
condannato all'eternità
A modo mio
gioco e non mi butto via
dannata sia
la mia natura
amata mia
ovunque sei
sarai sempre in me
tu lisergica
tu lisergica
tu lisergica
tu lisergica
Lisergica

mercoledì 14 dicembre 2011

Capitolo L - Io sono Francesco

Penso che nelle fantasie infantili di tutti i bambini che hanno ascoltato questa canzone quando ancora frequentavano le elementari, la frase più importante del testo fosse "Puttana, puttana, puttana la maestra". A me ha sempre colpito un'altra frase, che nel testo ritenuto Demenziale dai più non ha mai suscitato grande interesse: "Il padre è solo un uomo e gli uomini son tanti. Scegli il migliore, seguilo e impara."

Lo sto ancora cercando.

domenica 11 dicembre 2011

Capitolo XLIX - Giudizi Universali

Libero com'ero stato ieri, ho dei centimetri di cielo sotto i piedi, adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori. Come Mastroianni anni fa, sono una nuvola e fra poco pioverà e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà.

Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia. Piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria.


Vorrei tanto che fosse solo un piccolo particolare, ma è la mia laurea, è parte della mia vita che non riesco più a considerare. Ho bisogno di tempo, di spazio, di luoghi per pensare, di piccoli ambiti in cui possa urlare, di scaglie di vita da liberare senza spiegazioni. Mi piacerebbe tanto che scrivere fosse il mio unico impegno nella vita, sarebbe come avere a portata di mano la chiave per la felicità, ma ora sono troppo stanca anche per questo. Non ho più idee, sto ripercorrendo fasi di una storia che si allontana dal programma, sembrano puntate dei Cesaroni, non di quel romanzo noir che avrei voluto scrivere. Sono davvero stravolta, ho bisogno di stare sola, chiudermi in camera, ritrovare un po' di quel contatto con me stessa e con quel disagio che mi permetteva di essere creativa quanto basta per non darsi all'alcool. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato, ma non pensavo sarebbe stato così terribile.

Come si esce dal blocco dello scrittore?

giovedì 24 novembre 2011

Capitolo XLVIII - Per Elisa

Per Elisa vuoi vedere che perderai anche me.
Per Elisa non sai più distinguere che giorno è
e poi, non è nemmeno bella.
Per Elisa paghi sempre tu e non ti lamenti
per lei ti metti in coda per le spese
e il guaio è che non te ne accorgi.
Con Elisa guardi le vetrine e non ti stanchi
lei ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei
riesce solo a farti male.
Vivere vivere vivere non è più vivere,
lei ti ha plagiato, ti ha preso anche la dignità.
Fingere fingere fingere non sai più fingere
senza di lei, senza di lei ti manca l'aria.
Senza Elisa, non esci neanche a prendere il giornale
con me riesci solo a dire due parole
ma noi, un tempo ci amavamo.
Con Elisa guardi le vetrine e non ti stanchi,
lei ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei
riesce solo a farti male.
Vivere Vivere Vivere non è più vivere
lei ti ha plagiato, ti ha preso anche la dignità,
fingere fingere fingere non sai più fingere
senza di lei, senza di lei ti manca l'aria.
Vivere non è più vivere
per Elisa, con Elisa!


A volte vorrei drogarmi per avere una buona scusa per uscire con questa faccia.

lunedì 21 novembre 2011

Capitolo XLVII - Quelli belli come noi



Diciamoci la verita'
per far cantare tutti la canzone c'e'
e' questo il ritornello che
che non vuol dire niente pero' il segreto c'e'
chi non la canta subito chi non la canta subito
in un momento ale' diventa brutto

e invece quelli belli come noi e sono tanti
a cantarla tutto il giorno vanno avanti

cantarla ci sta bene ma proprio bene bene
chi non la sa cantare
resta solo e solo che cosa fa
piu' brutto ancora diventera'
e invece quelli belli come noi e sono tanti
a cantarla tutto il giorno vanno avanti

e quasi tutti quanti diventano cantanti

e tu che sei stonato come un' oca
un' oca che fa qua qua
tu non dovresti cantare qui.
e invece si.

qualcuno non ci credera'
che si diventa belli cantando come noi

se non sei bello come vuoi tentare che ti costa
prova un po' a cantar
diventerai bellissimo
diventerai bellissimo
ma se non canti
tu rimani brutto


e invece quelli belli come noi e sono tanti
a cantarla tutto il giorno vanno avanti


Lo dicevano anche le Kessler, quelli belli come noi che sono tanti, ma in realtà non sono poi così tanti. Esclusi i bacchettoni, i nerd, i maniaci da sexyclub e gli arrapati, beh, restano solo QUELLI BELLI, COME NOI.

giovedì 17 novembre 2011

Capitolo XLVI - Kiss me



Kiss me out of the bearded barley.
Nightly, beside the green, green grass.
Swing, swing, swing the spinning step.
You wear those shoes and I will wear that dress.

Oh, kiss me beneath the milky twilight.
Lead me out on the moonlit floor.
Lift your open hand.
Strike up the band and make the fireflies dance,
Silver moon's sparkling.
So kiss me.

Kiss me down by the broken tree house.
Swing me upon its hanging tire.
Bring, bring, bring your flowered hat.
We'll take the trail marked on your father's map.

Oh, kiss me beneath the milky twilight.
Lead me out on the moonlit floor.
Lift your open hand.
Strike up the band and make the fireflies dance,
Silver moon's sparkling.
So kiss me

venerdì 11 novembre 2011

Capitolo XLV - Sotto la quarta non può essere vero amore



Può esserci stima, affetto, complicità, riconoscenza...

Ecco cosa mi ha davvero cambiato la vita: le tette. Poppe, meloni, pere, zizze, menne, nennè, bocce, mammelle, ci siamo capiti. Quelle che fino alla terza media faticavano a dare il minimo accenno della loro esistenza, piazzandomi automaticamente tra i maschi della mia classe. Quelle che non mi hanno permesso di avere un fidanzato come si deve a 14 anni. Quelle che non volevo mostrare a nessuno, erano imbarazzanti. Quelle che sono state immortalate molte volte ed altrettante volte hanno creato aspettative. Quelle che si sono fatte vive solo al secondo superiore.
E' stato un bel passaggio, ero piatta. Piatta. Poi, come per magia, nell'estate tra il primo ed il secondo superiore, una foto in bikini senza il pezzo di sopra è diventata compromettente. Ho sempre odiato farmele toccare, palpare, accarezzare, sono estremamente fastidiose, pesanti e poco pratiche. Poi è arrivata la pillola e da lì non si è capito più nulla. Due gigantesche boe si sono gonfiate sul mio petto fino a giungere ad una quarta abbondante. Ma sti cazzi. A me davano fastidio. Si, soddisfazioni me ne hanno fatte togliere. Come quella volta che incontrai Alessio, il tipo a cui diedi il primo bacio, fuori dal liceo in attesa della sua ragazza. Un attimo a parlare e ZAC. Sguardo sul mio décolleté. O tutte le volte che, in giro con Ambra, la gente era colpita più dalla mia quarta ben tenuta che dalla sua terza falsata in settima.

Mia cara Ambra, dovresti saperlo: sotto la quarta non può essere vero amore.

giovedì 3 novembre 2011

Capitolo XLIV - Drammaturgia

Così lievemente crolla in una drammaturgia
di corpi sparsi e affranti in una collettiva delirazione
nel dare sfogo alle proprie represse voglie animali e di corruzione
voglie animali e di corruzione...
purchè non mi si tocchi...
purchè non mi si tocchi...!

Visi deformi e distorti come fossero sul fondo di una bottiglia vuota
o forse sono io quello che è sotto l'effetto di un cartone...
...animato dalla fantasia e dalla paura
che tutto possa poi svanire così, come d'incanto

purchè non mi si tocchi...
purchè non mi si tocchi...!

ma...lei è qui per me...ed oggi tocca a me

"sale dentro me
fa male ma
a me piace così...così...così
purchè non mi si tocchi!"

E vorrei anch'io
fare finta di non capire se c'è del giusto
In una notte dove ormai ho preso parte
a questa festa occulta
di ricche stregonerie e falsi Dei...come vorrei
stregonerie e fotti Dei...
purchè non mi si tocchi...
purchè non mi si tocchi...!

Ma...lei è qui per me...
ed oggi tocca a me

"sale dentro me
fa male ma
a me piace così...così...così
purchè non mi si tocchi!


Non mi sono mai piaciuti i giri di parole, le inutili parafrasi e perifrasi, le buone maniere e l'etichetta non fanno per me. Io sono per i fatti, per la carne, per il forte e chiaro potere delle semplici emozioni provate e non mostrate di facciata per nascondere chissà quale altro modo di essere. Mi piace la chiarezza. E odio le facce lavate.
Domenica scorsa assieme a mia Suocera (che mi dice che NON SIAMO PARENTI e già qui potrei fare una storia) ho visto un po' di creazioni sul suo blog (che sinceramente non è che mi interessano così tanto, visto che non sono né un'artista né tantomento un'appassionata di ciaccioli) e qualche foto che aveva sul pc. Così tra qualche pizzo e qualche merletto eccola lì, ancora lì. Le foto di Meg che imperversano nel pc di Mariangela e mi fanno perdere tutta la voglia di stabilire un contatto con lei. Penso a quanto tempo è stata lei in quella casa, a quante cose mi abbia rubato senza nemmeno saperlo, a quanto io dovrò ancora fare per non essere la seconda dopo quella buona, per non essere la sostituta o "un'altra che Cristiano ci ha portato dentro casa". Penso a quanto sia stronza, penso a quanto sia stata falsa. Se solo avesse affrontato con dignità la sconfitta mi sarebbe bastato. Ognuno per la sua strada. Invece implicazioni familiari, poi lei ha quello che è mio, io ho quello che è suo, poi l'anoressia, poi i drammi, poi le telefonate e poi Greg. Io la odio. Per incoerenza. Se avessi amato davvero Cristiano te lo saresti ripreso, con le buone o con le cattive. Invece no, IO SONO MALATA TI PREGO ASSISTIMI. Vittimismi idioti nei quali gente come Mariangela sarebbe cascata. Perché lei è fatta così, si prende troppo sul serio. E sapete una cosa? Sto iniziando a farlo anch'io. Se non hai aperto una cartella con delle foto per un anno, PERCHE' FARLO PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI CI SONO ANCHE IO? Ma non è che ti condanno, mia cara NON PARENTE, però mi risento se permetti. Vuoi riguardarti le foto della tua adorata ex nuora che faceva venire la diarrea a tuo marito? Fallo, chi te lo impedisce? Di certo non io. Ma mi sento di fottere. Perché io mi devo beccare i suoi primi piani nel cervello e per mezza volta che mi azzardo a parlare di Federico (che tra l'altro nella mia vita sentimentale ha avuto lo stesso peso di Topo Gigio) succedono le tragedie: "Valeria a Caserta si vede con Federico e tu non lo sai.". Perché Cristiano è strunz, giustamente. Perché sa che mi vado chiavando la gente a Caserta, mica vado a dare gli esami? No, quello non serve. Oddio, serve quando sono buoni i voti, altrimenti che perdita di tempo. Io mi sono SCOCCIATA. Non voglio più parlare della mia vita, dei miei interessi, delle mie aspirazioni, tanto a casa Dagostino non c'è posto per me. E non lo faccio per vittimismo. Semplicemente perché devo imparare a stare zitta. E' l'unico insegnamento che posso trarre da tutta questa faccenda.

venerdì 28 ottobre 2011

Capitolo XLIII - Crazy

DisorderRating
Paranoid Personality Disorder:High
Schizoid Personality Disorder:High
Schizotypal Personality Disorder:Moderate
Antisocial Personality Disorder:High
Borderline Personality Disorder:Moderate
Histrionic Personality Disorder:Very High
Narcissistic Personality Disorder:Very High
Avoidant Personality Disorder:Moderate
Dependent Personality Disorder:Moderate
Obsessive-Compulsive Disorder:Moderate

-- --


Annamo bene -.-

Capitolo XLII - Un sole dentro al cuore

Ribaltone. Scoperte senza un perché.

- Bender, devo confessarti che sono stata implicata sessualmente con un tuo amico.
- Vix, lo so e si stava pure incapando; poi se n'è uscito col fatto che stavi lontana, ma ha capito che non te ne fregava niente.

- Bender, so che questo rapporto mi farà stare male.
- Vix, hai capito tutto della vita.

- Bender, è bello parlare e sparlare con te.
- Vix, è bello che sia successo adesso e non prima per interesse.

- Bender, tu pensi che io sia matta?
- Vix, non penso che tu sia matta. Lo sei.

- Bender, non riusciresti a farmi incazzare neanche volendo.
- Vix, ho scopato con Marya ed è stata la più bella scopata della mia vita.
- Bender, stai mentendo.
- Vix, hai ragione.


Sono molto presa da Chris in questo periodo, Bender mi fa emozionare con queste belle parole e ho la testa talmente vuota che fatico a restare sveglia. Chris mi riempie di coccole ed attenzioni e tutto ciò sarebbe bellissimo, se non avessi due esami tra meno di un mese. Ho scoperto con grande piacere che non mi stanco di lui nemmeno ad averlo tra i piedi per più di 48 ore, ma questo tempo andrebbe utilizzato in maniera costruttiva, non a fare i conigli nella villetta di Ostuni.

A volte sogno di volare
su fantastiche città
bucando nuvole d'argento
respiro libertà
e lo sai vorrei
soltanto
che non finisse mai
dimmi cosa c'è di meglio che
restare su
col sole dentro al cuore
non mi dire adesso è ora di tornare giù
ho un sole dentro al cuore
se un giorno lo vorrai
provaci e vedrai
puoi volare se vuoi
e resteremo su
non torneremo più

mercoledì 26 ottobre 2011

Capitolo XLI - You know I'm no good

Ti ho incontrato al piano inferiore del bar
e ferito, ti sei alzato le maniche della tua t-shirt
e hai detto "cos'hai fatto con lui oggi?"
e mi hai fiutato come se fossi del Tanqueray*
perchè sei il mio ragazzo, il mio partner,
dammi la tua stella e vola
da quando sarò fuori la porta
piangi come se fossi Roger Moore

ho tradito me stessa
come sapevo avrei fatto
ti ho detto che avevo dei problemi
sai che non sono brava

al piano di sopra a letto con il mio ex ragazzo
lui è arrivato a quel punto ma io non riesco a
provare piacere perchè penso a te
nell'agonia finale, questo accade quando
il segnale acustico mi si attiva
corro fuori per incontrarti, patate e pane azzimo
dici "quando ci saremo sposati"
perchè non sei amareggiato
"lui non ci starà più tra i piedi"
ho pianto per te sul pavimento della cucina

ho tradito me stessa
come sapevo avrei fatto
ti ho detto che avevo dei problemi
sai che non sono brava

dolce incontro, Giamaica e Spagna,
siamo di nuovo com'eravamo
sono nella basca, tu sei sulla sedia
ti lecchi le labbra mentre io
metto a bagno i miei piedi
poi tu noti che il tappetino brucia
il mio intestino cede e
mi si rivolta lo stomaco
tu scrolli le spalle ed il peggio è
che hai impugnato il coltello per primo

ho tradito me stessa
come sapevo avrei fatto
ti ho detto che avevo dei problemi
sai che non sono brava

ho tradito me stessa
come sapevo avrei fatto
ti ho detto che avevo dei problemi
sai che non sono brava


Il testo di questa canzone è emblematico. E' quello che ero, quello che non voglio ritornare... e spero che adesso sia un po' più brava.

venerdì 21 ottobre 2011

Capitolo XL - Respiro

Passerà,
anche oggi passerà
come fosse una lacrima che scivola e dove andrà?
Forse tra i segni di un sorriso che amaro è ma,
Passerà.

Questo inverno cosa porterà?
Un'altra primavera fragile che non sa come fiorire ancora.
Nell'arco di un respiro è il suo odore.

Passerà,
e come aria passerà, quest'aria che in un fiato si inghiotte già
tra le scorie di un inevitabile passato che tenta sempre di confondere.

Questo inverno cosa porterà?
Un'altra primavera fragile che non sa come fiorire ancora.
Nell'arco di un respiro è il suo odore.

Questo inverno cosa porterà?
Un'altra primavera fragile che non sa come fiorire ancora.
Nell'arco di un respiro è il suo odore.

(Ah Ah Ah)
L'attimo geniale è divino
(Ah Ah Ah)
L'arte della Sua luminescenza
(Ah Ah Ah)
muore senza aiuto di nessuno
(Ah Ah Ah)
ci eccita e fa tremare il cielo!
(Ah Ah Ah)

venerdì 14 ottobre 2011

Capitolo XXXIX - Frasi da dimenticare

La notte io non dormo e se dormo sogno, parlo
e poi mi sveglio e nelle orecchie ho l'eco di un mio urlo
cose, da dimenticare...
frasi, da dimenticare
Parole, suoni voci che pungono veloci
invidie, torti, gelosie, "non eravamo amici?"
frasi, da dimenticare...

Lo vedi... siamo ancora insieme, non ci tradiamo più
forse perché sappiamo che non ci conviene
o non ci va più.

Quest'anno vado prima al mare
così ho tempo per pensare
e faccio scorta di pensieri che non bastano mai
ne voglio quattro sull'amore, due sul fatto che si muore
voglio avere tutto chiaro, giuro, vedrai.

Ci sono troppe porte per le mie braccia corte
le avevo chiuse tutte e invece adesso sono aperte
cose, da dimenticare...
frasi, da dimenticare

Ma io io non mi sento pieno nemmeno un po'
e faccio ancora il pugno con la mano
ma non lo userò

Quest'anno vado prima al mare
così ho tempo per pensare
e faccio scorta di pensieri che non bastano mai
ne voglio quattro sul dolore, sulla gioia due parole
non commetterò più errori, giuro, vedrai

Lo vedi... siamo ancora insieme non ci tradiamo più
forse perché sappiamo che non ci conviene
o non ci va più

cose, da dimenticare...
frasi, da dimenticare


Frasi da dimenticare, quelle che intorno continuano ad avere eco in mia assenza e in mia presenza tornano più deboli ma sempre ridondanti.
Non le voglio sentire, Bender, non dirmelo ancora. So che ci sono, faccio in modo da urlarci sopra, la gente non dimentica, io voglio farlo. Mi sento abbastanza forte da affrontarle quando mi si pongono direttamente, ma non insistere quando sono assenti. Mi ci vuole tempo.

sabato 24 settembre 2011

Capitolo XXXVIII - Fell on black days

Whatsoever I've feared has come to life
Whatsoever I've fought off became my life
Just when everyday seemed to greet me with a smile
Sunspots have faded
And now I'm doing time
Cause I fell on black days

Whomsoever I've cured I've sickened now
Whomsoever I've cradled I've put you down
I'm a search light soul they say
But I can't see it in the night
I'm only faking when I get it right
Cause I fell on black days
How would I know
That this could be my fate

So what you wanted to see good has made you blind
And what you wanted to be yours has made it mine
So don't you lock up something that you wanted to see fly
Hands are for shaking
No, not tying
No, not tying

I sure don't mind a change
But I fell on black days
How would I know
That this could be my fate

giovedì 22 settembre 2011

Il lavoro mobilita l'uomo

Chris ha firmato il contratto con la Tarall'oro. Da oggi fino al giorno 22 Dicembre è un impiegato dell'azienda. Sono felice? Non proprio, mi fa piacere per lui, ma ciò significa che andrò a fare gli esami senza di lui e che forse anche a Natale staremo lontani. Mi pongo di nuovo la domanda: sono felice? No. Non ne ho motivo. Chris può averne, io proprio no. Ma così sembro un'egoista che non pensa alle opportunità del proprio partner. Ancora una volta: sono felice? Si, perché il mio fidanzato ha finalmente un lavoro. No, perché le mie giornate senza di lui trascorrono lente e tristi.

Grazie e arrivederci.

lunedì 19 settembre 2011

Capitolo XXXVII - It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)

E' proprio il Tra Parentesi che mi frega. Chris ha trovato lavoro finalmente, domani inizia una nuova fase della sua vita. Dovrà impegnarsi, è un lavoro nel quale tutta la sua famiglia si è esposta e si spera che possa andare tutto a buon fine. Sono felice per lui, sembra molto ben disposto e mi fa piacere vederlo contento, ma non posso nascondere che questo cambiamento un po' mi scuote. Non che il lavoro me lo porti via, anzi, gli orari sono abbastanza accessibili, ma non so, mi sento triste ed abbandonata. Forse è l'autunno che incombe, forse è il freddo improvviso che gela il cuore o forse sono stanca di essere circondata da idioti. Mi sento talmente affranta... Peppe mi contatta e mi riempie di paranoie esistenziali tendenzialmente suicide, che per carità, ho avuto anch'io quindi posso ben capire. Ma sapete, penso di essere in un periodo alquanto intollerante, non sopporto i piagnistei e dire E' UN PERIODO, PASSERA' non è proprio nei miei standard attuali. Pino, come me, è indaffarato e coperto di libri da studiare fin sopra i capelli (che essendo lunghi è molto più del solito) e di conseguenza ogni nostra discussione va a finire su quanto siamo in difficoltà per Analisi dei Dati e Psicologia del Lavoro. Ambra, ovviamente, è sparita.
A casa rompono alquanto, se erano già stressati quando erano in ferie, ora che lavorano si triplica l'effetto. E questo è quanto.



Spero che questi momenti non restino dei ricordi lontani..

giovedì 8 settembre 2011

Capitolo XXXVI - Questa è la mia casa

O signore dell’universo
ascolta questo figlio disperso
che ha perso il filo e non sa dov’è
e che non sa neanche più parlare con te.
O Signore dei viaggiatori
ascolta questo figlio immerso nei colori
che crede che la luce sia sempre una sola
che si distende sulle cose e le colora
di rosso di blu di giallo di vita
dalle tonalità di varietà infinita
ascoltami proteggimi
ed il cammino quando è buio illuminami
sono qua in giro per la città
e provo con impegno a interpretare la realtà
cercando il lato buono delle cose
cercandoti in zone pericolose
ai margini di ciò che è convenzione
di ciò che è conformismo di ogni moralismo
e il mondo mi somiglia nelle sue contraddizioni
mi specchio nelle situazioni
e poi ti prego di rivelarti sempre in ciò che vedo
io so che tu mi ascolti anche se a volte non ci credo
O Signore della mattina che bussa sulle palpebre quando mi sveglio
mi giro e mi rigiro sopra il mio giaciglio
e poi faccio entrare il mondo dentro me
e dentro al mondo entro fino a notte
barriere confini paure serrature
cancelli dogane e facce scure
sono arrivato qua attraverso mille incroci
di uomini di donne di occhi e di voci
il gallo che canta e la città si sveglia
ed un pensiero vola giù alla mia famiglia
e poi si allarga fino al mondo intero
e poi su vola alto fino al cielo
il sole la luna e Marte e giove
saturno coi suoi anelli e poi le stelle nuove
e quelle anziane piene di memoria
che con la loro luce hanno fatto la storia
gloria a tutta l’energia che c’è nell’aria
Questa è la mia casa (la casa dov’è?)
la casa dove posso stare in pace con te.


Hai ragione a dirmi “E’ inutile che parli napoletano, che tu napoletana non sei.”. Fai bene a ricordarmelo. O meglio, fai bene a dirmi che non appartengo a quella tribù di scimmioni che abita la parte del globo in cui abiti tu, che con Napoli, ahimè, ha poco a che fare. Scrivo perché all’inizio questa tua affermazione mi ha fatto rimanere male. Ma come, mi sono chiesta, abito per 15 anni nello stesso posto ed ora non posso nemmeno sentirmi a casa nel parlare come credo si debba fare in un posto così?
Sì, perché non è che le radici uno se le sceglie. Per carità. Se fosse stato così sarei stata settentrionale non solo di nascita. Sì, non avrei certo scelto quel buco fetoso in cui ho vissuto per tutto sto tempo, e proprio questo mi ha portato a pensare che hai ragione. Perché sforzarsi di sembrare patetici, quando si può avere molto di meglio? Quando il mare non è pieno di motorini e lavatrici, quando l’aria è ricca di ossigeno, quando il sole splende senza i fumi della diossina, perché cercare di aggrapparsi a qualcosa che queste meraviglie può solo sognarle? Ho parlato con una donna che conosco, ha origini come le tue, quindi non parla per partito preso. Organizza matrimoni e si occupa di complementi d’arredo nel tempo libero. Beh, sai cosa mi ha detto? “Di tutte le persone con le quali ho avuto a che fare nel corso della mia carriera, le peggiori venivano da lì.” Questo mi ha detto. Ora, sarà davvero che l’alta concentrazione di materiali tossici nuoce alla salute, o sarà che semplicemente si è perso il senso della modestia, qui non ho trovato niente di tutto ciò. Ora mi sento a CASA, e se comincio a parlare barese non giudicatemi: QUESTA E’ CASA MIA.

martedì 30 agosto 2011

Capitolo XXXV - Gino e l'alfetta

Ma di Gino io mi fido un po' di più.


"Valeria ha perso ogni capacità di diplomazia quando ha a che fare con la gente".
E vuless verè.
Qui di seguito un piccolo elenco delle persone verso le quali non nutro la benché minima stima a causa di ciò che mi hanno fatto da un anno a questa parte:

- Ulisse e Giovanna: la simbiosi, due persone e mezzo cervello.
- Frasla: la follia della donna, il disagio mentale che non vuole sentire ragioni.
- Amalia e Babs: come sopra, con un po' più di filosofia e presunzione.
- Fabio: l'Amicizia mi manca, blablabla.
- Gennaro e gioiose compagnie: senza un briciolo di amor proprio.
- Enzo e Marya: c'è anche bisogno di una motivazione?
- Marco e Stefano: i fratelli di Cristiano buoni solo quando gli conviene.
- Vito e Gabriele: gli amici di Cristiano che non ti chiamano.
- Diana: buona solo quando le serve il passaggio che si scorda di avvisare delle pizze organizzate da settimane.
- Vito e Sara: spariti nel nulla senza lasciare traccia, sommersi da parenti che li vogliono ospiti ogni sera.
- Danilo e Macrì: come l'altro cugino, due esseri umani con la materia cerebrale condivisa.
- Emanuela: imbecille senz'appello.
- Renato e le sue convinzioni sul sesso: spero proprio che si prenda una bella malattia venerea.
- Davide: E' CAMBIATO, NON E' PIU' QUELLO DI UNA VOLTA. Stronzate.
- Ambra: mi faccio le vacanze a casa tua mezza nuda mangiando bresaola e poi quando vieni a Caserta non posso sprecare la benzina per venirti a prendere.
- Erika: che ha su Facebook gente scomoda che non vuole eliminare perché è una cretina.
- Daniele ed Ilaria: l'ennesima cocente delusione.

Beh, a questo punto io cosa posso dire?

...che forse "Di Pino io mi fido un po' di più". Speriamo bene.

sabato 27 agosto 2011

Capitolo XXXIV - Sornione

Non è prevista l'onestà
e se ti guardi intorno,
mi darai ragione.
E va di moda la sincerità
ma solo quando è urlata
alla televisione!

La verità non paga mai
anzi negli altri mette sempre agitazione!
Non discutere di ciò che sai
Su tutto il resto,
esprimi sempre un'opinione!
Chi non conosce dignità,
non può nemmeno percepire
umiliazione
e se qualcuno mai te lo rinfaccerà
non gli rispondere,
sorridigli SORNIONE...


Eh si, specie adesso che le cose vanno come previsto. Ilaria non è matta ed io non sono paranoica. Semplicemente le cose si sono sistemate da sè. Adesso non resta che aspettare ancora.
Mio cugino ha fatto guidare la MIA macchina, la Delorida, a quella squinzia della sua ragazza che non ha né la patente né tantomeno il foglio rosa. Se voleva la guerra bastava dirlo. Sta cretina.

sabato 13 agosto 2011

Capitolo XXXIII - E la notte se ne va

Il giorno è rude, è come una palude
Di giorno ne vedo di cotte, di crude, di tiepide
E quando ne ho viste abbastanza rifugio nella stanza
Sonno in abbondanza, stanco sotto il mio rettangolo di letto
Cado morbidoso sul rettangolo di letto
Ding ding dong dodici rintocchi, chiudo gli occhi
Ed il paese dei balocchi è qui
E le porte sono tutte aperte, quante scoperte
Si fanno sotto le coperte
Ed è dolce come panna l'eco della ninna quando vado a nanna
Io dormo con le gambe rannicchiate
Per rotolare senza sforzo nelle mie nottate di sogno
Che suona come una carezza
Dopo una giornata di assoluta pesantezza
E la notte se ne va
Io rimango fermo qua
Ad aspettare, ad impazzire
Se la notte vola via
Non sarà per colpa mia
Che le sto rubando
Più di un secondo
Il sogno cattura per ore ed ore ed ore
A volte fa la guerra a volta fa l'amore
E quando chiudi gli occhi non sai mai cosa succede
Saluti la tua vita domani ci si vede al mattino
Tranquillo come dentro il pigiamino
Stringo come un bambino il mio cuscino
Che forse mi diventa una fanciulla
O forse mi ricorda il pianto soffocato al buio della culla
Dormo e i raggi mi daranno il buongiorno ma non mi sveglieranno mai
Come un bimbo che non sa soffrire
Penso alle tenere carezze di mia mamma prima di dormire
Nel mio letto zattera di lana
Nel mare di emozioni che la luna chiama mentre mi allontana
Dalla riva della sveglia
Fate piano per favore sono in dormiveglia


La notte se ne va... e con lei i miei odiosi presentimenti. Sapevo bene che sarebbe finita così, il Nuovo Arrivato mi avrebbe fatto apprezzare la sua compagnia ed avrei denigrato le vecchie amicizie. Il problema è che stavolta non è colpa mia. Pino ha fatto tutto ciò che poteva per andarmi a genio, è stato educato, gentile con i miei genitori, si è mostrato interessato alle conversazioni e, allo stesso tempo, ha cercato di mettersi a suo agio. Al contrario Sua Maestà la Duchessa di Centurano mi sta uccidendo la salute. Perché io non sono una troia, ma se capita che ho il culo da fuori mentre sono stesa sul letto a parlare con il tuo ragazzo, beh, mica è colpa mia?

giovedì 4 agosto 2011

Capitolo XXXII - In vacanza da una vita - 2


Vivo perduta nel mare della mia fantasia ed ogni notte un dolore che col sole va via. Io lo so, è una vita che questa mia vita va avanti così. Io vivo in vacanza da una vita, tra una discesa e una salita.

Ebbene si, questa famosa vacanza insieme è avvenuta e passata, ma è solo una vacanza. O meglio, dovrebbe essere solo una vacanza. Qui pare che abbiamo commesso chissà quale atto impuro, quando ne abbiamo commessi più a casa che fuori. Io e Chris abbiamo dormito insieme, ma per far sesso non è sempre necessario dormire insieme, anzi, per esperienza posso dire che non lo è quasi mai. Il punto è che da qui sono nate tante, troppe credenze sull'importanza dell'atto sessuale in una coppia che sta insieme da poco più di un anno. Matrimonio, contraccezione, gravidanza... ehi, fermi tutti. Facciamo sesso da più tempo di quanto stiamo insieme, perché solo ora vi vengono in mente tutte queste cose?
Perché ora abbiamo dormito (e vi posso assicurare che lo abbiamo fatto davvero) insieme. Sono state delle notti meravigliose di sogni e piccole diatribe su chi avesse più diritto ad una porzione di coperta. Non abbiamo fatto sesso, di notte. Abbiamo profondamente dormito. Quindi cosa è cambiato da prima? Assolutamente niente.

Mia madre pensa che da un giorno all'altro le darò chissà quale botta psicologica che la condurrà da un esorcista, mia suocera è convinta che sia ora di iniziare a pensare all'abito e alla cerimonia e l'unica cosa che vorrei far capire a tutti è che è proprio questa la ragione che ci ha portato alle vacanze anticipate: lo stress. Vi assicuro che le giornate ad Ostuni trascorrevano lente e con il letto disfatto, perché quando ci andava abbiamo riposato, con la cucina sempre in disordine, perché quando ci andava abbiamo mangiato, con le sigarette a portata di mano, perché vacanza è relax con una buona Lucky Strike tra le dita. Vacanza è stare bene con la persona che si ama senza bisogno d'altro. Non vi nascondo che anche i diecimila chilometri che ho camminato non sono stati così faticosi, perché semplicemente stavo bene. Ho lavato, cucinato, steso, spolverato per tutta la durata della vacanza, ma mi bastava guardare il sorriso affaticato di Chris per rendermi conto che quella fatica valeva la pena. Non mi sono mai sentita così presa da una storia e non so come sia potuto succedere. So solo che con lui sto bene, non ci sono progetti né sogni perché l'importante è il Noi Ora.

Non vedo l'ora di ripartire.

mercoledì 27 luglio 2011

Capitolo XXXI - Soddisfazioni

Ho fatto Simone una merda, di persona. "Sai, ti ho sognata stanotte e ora ci siamo incontrati... è il destino!" "Che destino infelice". Sono passata a testa alta sopra le guardate storte di quella puttanella di Marya. Ho felicemente parlato con Bender mentre Babs e quella cessa della fidanzata Gleeptomane mi squadravano sconcertati. Ho salutato sorridente Fabio ed Ernesto che venivano nella mia direzione senza provare l'impulso di spaccar loro le teste (ma più a Fabio).

Ma soprattutto...



...Pino mi ha portato a Caserta Vecchia con questo gioiellino.

Mica Cazzi.

martedì 19 luglio 2011

Capitolo XXX - Inno verdano

Un po' di sana intolleranza, tante volte mi sono imposta di acquisirla, ma ora è giunto il momento di agire. Mi sono rotta i coglioni di fare la bambolina carina che aspetta di essere usata, giocata e rimessa sullo scaffale. A parte che i pizzi e i merletti non mi hanno mai donato, ma la posizione di supremazia va conquistata non grazie all'accondiscendenza, con un po' di sano menefreghismo. Ha ragione la mia terapeuta quando mi dice che tendo a giustificare i comportamenti degli altri, l'ho già scritto, ma ora ho capito cosa vuol dire: abbassare la testa e piegarsi alla volontà di chi sa che ci sarai. Mi sento profondamente ferita nel profondo quando succede, ma non per morale cristiana (che consiglia di porgere l'altra guancia) o per spirito di compassione: perché fondamentalmente ciò su cui gli altri passano sopra resta chiuso nel mio dannato animo e divento magicamente il feticcio che si prende gli aghi, piuttosto che chi ce li infila. Nulla di ciò che credevo mi identificasse lo fa davvero, e mi ritrovo a guardarmi allo specchio cercando di definire una sconosciuta. Non sono pacifista, bramo la lotta, il conflitto, la guerra e la supremazia a scapito dei più deboli. Non sono agnostica, è che proprio la religione la schifo, quindi proprio no. Non mi piace il confronto, mi sta sul cazzo scendere a compromessi, ma è vero che amo la libertà. La vita fa schifo perché c'è chi contribuisce di giorno in giorno a renderla tale, non sono un'hippie anche se mi piace guardarli e vederli sognare. Non sopporto chi giudica le persone senza conoscerle, chi non sa come sentirsi meglio se non denigrando gli altri, chi si lascia prendere la mano, chi fa troppo schifo per rendersi conto che fa schifo e chi non si rende conto che è SOLO LA COPIA DI MILLE RIASSUNTI. Comincio a pentirmi di aver fatto determinate esperienze con persone del genere, rimpiango di non essere stata più stronza. Sono desolata per non aver fatto abbastanza male e sono insoddisfatta del ruolo che ora occupo per non essere tanto perfida da fare male davvero. Mi allenerò, posso fare di meglio di tutto ciò che ho fatto finora.

Tempo al tempo.

domenica 17 luglio 2011

Capitolo XXIX - L'appapparenza

Che grande concerto. Uno spettacolo completo, luci giuste e acustica meravigliosa. Evviva U' Papun!

giovedì 14 luglio 2011

Capitolo XXVIII - Il silenzio dei colpevoli

Io ti capisco, sai? Anche se hai fatto la scelta più drastica, forse sarebbe stata la stessa che avrei fatto io, nei tuoi panni. Ti capisco quando dici L'AMBIENTE INTORNO MI STA STRETTO, e capisco la voglia di uscirne, di cercare soluzioni facili, di fregartene di quello che ti dicono, perché chiunque te lo dica in quel mondo ci vive e ci sta bene, o se non ci sta bene si costringe a farlo. E questo proprio non lo sopporti. Ti parlano di "periodo no", ti vogliono a tutti i costi sano e spento. Non sanno che nel profondo hai un mostro che vuole gridare la sua ira contro tutto ciò che c'è. Si limitano a dirti che passerà, come se volessero zittirti, perché così le loro coscienze saranno pulite, sarai sedato e ti adatterai come hai fatto finora. E' così che è andata, vero? Anche a me fa schifo tutto questo. Il solo pensiero di esservi condannata mi fa dare di matto. Ma io i soldi per l'eroina non ce li ho, e nemmeno quelli per una psicologa che mi segua. Per questo ho trovato la Corvino. Lei almeno mi ascolta senza esserci costretta da una parcella. Non è la mia salvezza, come la Spagna non lo sarà per te, ma ci proviamo. Ostacoli ci sono, nessuno dice che sarà facile, ma tentare non costa nulla. Tu come stai? Lì sei felice? Io sto cercando di esserlo qui, nonostante non sia facile stare perennemente a contatto con chi ti limita, ti giudica e tende a metterti etichette senza averti mai parlato una volta. O magari chi ti capisce, tende a darti una mano, ma non ha la minima idea del terremoto che hai dentro, vorrebbe, ma non ce la fa. Sai cosa mi ha detto la terapista? Che tendo troppo a giustificare gli altri. Cosa dovrei fare allora? Lo so solo io, lei non lo sa. Bene, cerchiamo una soluzione. Smettiamo per un attimo di giustificare gli altri. Oh oh, primo ostacolo: come faccio a vivere tutti i giorni sotto lo stesso tetto con qualcuno che non ha idea di come svolgere il ruolo genitoriale che egli stesso ha scelto? Indifferenza. Ok, possiamo procedere. Oh oh, secondo ostacolo: con chi posso parlare senza pensare che sia un emerito idiota, un fascista, un idealista, un esaltato, una puttana, una superficiale, un/un'opportunista, una merda vivente? Ne restano due o tre, che non siano miei familiari o "costretti" a starmi accanto da un rapporto sentimentale. A chi interessa davvero azionare il cervello? A nessuno. A me piacerebbe tanto. Limite. Profondo senso del limite e che faccio, mi metto ad urlare come una matta come facevo due anni fa sul Monumento di Caserta? No. Mi sto e cerco di non pensarci e passare avanti, anche io avrò dei difetti. Ma perché i miei sono sempre al vaglio e quelli degli altri vanno nascosti, omessi o polverizzati? Perché fondamentalmente fare ciò che vorrei comporterebbe per me più sacrificio del fare ciò che non vorrei.

Era tanto che non scrivevo senza neanche seguirmi. Il flusso di incoscienza talvolta ritorna anche senz'alcool.

giovedì 30 giugno 2011

Capitolo XXVII - Summertime

Torre Canne.

Post Pedagogia Generale: 26

Capitolo XXVI - Tutti vogliono viaggiare in prima

Hai la bibita, il giornale, lo snack e un bel sedile sul quale riposare. Hai la presa per attaccare il pc, hai il bracciolo confortevole e anche un grande spazio per i bagagli. Hai il posto in prima, sei un figo. Eppure viaggiare in prima è per tutti, purché siano disposti a farlo. O meglio, purché ne abbiano la possibilità economica. Non tutti sanno viaggiare in prima. Ci sono quelli che il viaggio in prima è il viaggio della vita e quelli che la prima, la seconda, che differenza fa, l'importante è arrivare. E ci sono quelli che, in seconda, pretendono di essere in prima. Cercano in tutti i modi di pensare di essere passeggeri di prima, ma nonostante ciò rimarranno in seconda, perché ci sono nati in seconda, e più che combattere per giungere alla prima, dovrebbero apprezzare e tenersi stretta la propria poltrona con il numero due cucito su.

Ci ho viaggiato in prima classe, ma per me non ha fatto differenza.

Siamo quelli che da quelli come te
non si fanno mai pagar da bere
perchè siamo quelli che
è meglio se lo sai
con quelli come te son sempre pari
di qua tutti vogliono viaggiare in prima
tutti quanti con il drink in mano
sotto come va, fuori come va?

mercoledì 22 giugno 2011

Capitolo XXV - Just an illusion

Come sempre. Riporto pezzi della storia di Lei perché sono stata troppo sincera.

Ci sono persone che ti usano, ti sfruttano, ti stuprano l'anima, ti rubano la felicità, ti strappano via la vita dal corpo come un'esorcista che ti libera dai demoni, ti bruciano la pelle come lava incandescente e tutto per pochi miseri interessi.

Sono quelle persone che fingono di esserti vicine, di amarti, di prenderti la mano e stringerla a sè per farti sentire protetta, al sicuro. Sono quelle persone che ritieni al di sopra di tutta quella massa di letame informe che è il mondo circostante, quelle che ti ridanno la gioia di vivere quando sei nel punto più basso, quelle che ti tengono stretta quando hai paura di non farcela.

Poi non gliela dai e tutto diventa oscuro.

lunedì 20 giugno 2011

Capitolo XXIV - One vision


One vision, è così che è stato vedere Chris con in mano un mazzo di rose rosse presentarsi alla mia porta per portarmi via, verso l'azzurro cielo e l'acqua trasparente di un mare senza confini... One flash, una mattinata tra schizzi e scherzi, abbracciati stretti più per piacere che per necessità di calore e il sole, giugno e l'amore spensierato... One voice, la sua, quella che ho dovuto seguire, della quale mi sono fidata quando mi ha bendato gli occhi mostrandomi successivamente la stanza illuminata dalle candele e inebriata dal profumo dei gelsomini... No hate, no fight, just excitation. Senza limiti, come sempre. All through the night, it's a celebration, sul mare, illuminati dalle stelle, persi in quest'amore.

One love. E un anno insieme. Ti amo.

martedì 14 giugno 2011

sabato 11 giugno 2011

Capitolo XXII - L'amore con l'amore si paga

Il titolo non c'entra con la ragione per cui scrivo, una ragione del tutto estranea. Sfortunata al gioco, per fortuna.

martedì 7 giugno 2011

Capitolo XXI - Ci sei sempre stata

Perché è sempre stato così, ci sono e ci sarò sempre, ma certe volte devi prendere in mano la vita e fare da te. Non ho la capacità di fartelo capire, sono incapace nel comunicarti quanto è importante affrontare tutto con le tue forze e quanto tu non possa sempre cercare delle scusanti per le tue carenze di coraggio o di vitalità. Io non sono Pigra. Mi sono data una mossa, lo sto facendo ogni giorno e lo farò anche tra un'ora, quando sarò nel tubo della risonanza magnetica. Sono spaventata, lo ammetto e lo sai, ma ci vado. Se voglio capire la radice del mio malessere devo farlo. E devi farlo anche tu. Affrontare qualche sfida, intendo. Senza il mio aiuto. Non ti reputo un nullafacente, non l'ho mai fatto, perché sono innamorata di te a prescindere dal tuo ruolo lavorativo e sociale, ma se ti dico tutto ciò è proprio perché questa decadenza non te la meriti. E' un discorso trito e ritrito, mi sono anche annoiata di dirti sempre le stesse cose, ma non ci posso stare male. Sei tu il responsabile delle tue azioni, HOMO FABER EST FORTUNAE SUAE, e non posso non biasimarti quando dimostri che le mie parole sono vane e fugaci. Non ci sarò sempre io a tenerti la mano né mammina a mostrarti la strada. Devi darti una mossa, ma non per me, né per tua madre. Devi farlo per te. La vita è dura, e se al primo ostacolo ti lasci abbattere, ho cattive notizie per te: non potrà andarti meglio. Non ho nient'altro da dirti.

lunedì 30 maggio 2011

Capitolo XX - Dubbi non ho

Questo capitolo avrebbe dovuto avere il titolo What's my age again, ma tra Pino Daniele e i Blink 182 beh, fate un po' voi... Tutto perché sono tornata ad avere 21 anni. Ho ripreso conoscenza dopo il brutto colpo dei giorni scorsi e mi sono ripresa la mia età reale. Mi preferisco molto di più ora. Sono meno cretina. Anche se qualche regressione ogni tanto non me la nego, nel complesso amo la mia età. Mi sta portando più soddisfazioni di quel che mi aspettassi... A sentire Peter Pan crescere sarebbe stato un trauma, ma per me è più divertente dell'adolescenza. Sono stronza, me la cavo meglio nelle situazioni difficili e, tra l'altro, sorrido e rido di gusto di ciò che mi sono lasciata indietro. Non tutto, ovviamente, ho i miei tempi. Non mi fido del mio cuore perché so già che soffrirò. E allora perché? Perché in amore non c'è ragione, e dubbi non ho.

Capitolo XIX - In vacanza da una vita - 1

Che cos'ho? Forse ho voglia di te
Ma non riesco a trovare un fiammifero
Per guardarmi dentro
Non lo so cosa voglio però
Ad ogni modo allora cos'è
Tutto questo tormento che mi brucia dentro
Cos'è

Che cos'ho? Forse cerco qualcosa o qualcuno
Che mi porti via

Vivo perduta nel mare (della mia fantasia)
Ed ogni notte un dolore (che col sole va via)
Io lo so,è una vita che questa mia vita
Va avanti così

(Perchè no) Vivo in vacanza da una vita
(Perchè no) Tra una discesa e una salita
Perchè una ragione non c'è perchè
(Perchè no) Trovare acqua di fonte che si beve
(Perchè no) Sotto un sole che bagna di calore,
(Perchè no) Vivo ridendo (perchè no)
E va bene così
(Perchè no) Vivo sognando in vacanza da una vita che è la mia

Che cos'ho? Resto sola in città a cercarti
E non riesco a trovarti un solo difetto
Che cos'ho? Che non va e non riesco a dormire
E continuo a rotolarmi nel letto

Vivo perduta nel mare (della mia fantasia)
Ed ogni notte un dolore (che col sole va via)
Io lo so,è un avita che questa mia vita
Va avanti così

Perchè no) Vivo in vacanza da una vita...
... (Perchè no) Aspetto un colpo di vento
(Perchè no) Vivo in vacanza da una vita
(Perchè no) Tra una discesa e una salita
Perchè una ragione non c'è perchè
(Perchè no) Un giro i bici e fermarsi
(Perchè piove) E far l'amore
Sotto un salice piangente che ride
(Perchè no) Aria aria...Vivo in vacanza da una vita
(Perchè no) Aria aria...Tra una discesa e una salita
(Perchè no) Sotto un sole...sotto un sole
Che bagna di calore
(Perchè no) Un giro i bici e fermarsi se pive
(Perchè no) Trovare acqua di fonte che si beve
(Perchè no) Sotto un sole (Perchè no) Sotto un sole
(Perchè no) Sotto un sole che bagna di calore
(Perchè no) Aria aria...Vivo in vacanza da una vita
Perchè no!!!

Il mio cervello è in vacanza da una vita. Sono una visionaria, come sempre. Mi illudo che le cose siano sempre meglio di come appaiano, invece no. Davide, Davide, Davide. E' finito Davide. Si torna a ragionare a cazzo di cane, a inventarsi le scuse per non parlare, a mandarsi a cacare per l'Inter e il Milan.

Per lo meno ho la certezza che certi punti fermi della mia esistenza non si sono mai mossi.

giovedì 26 maggio 2011

Capitolo XVIII - Oro nero

C’è una nuova luna stasera
Con un filo di voce io cerco di cantarla
Sono io l’uomo con la valigia
Sempre pronto a partire
Sempre con la guardia alta
E scrivo a fondo per vedere, se è più profondo di questi occhi tuoi
E cercherò risposte che di certo non sapresti darmi mai

Quando ami per davvero, non ti basterà il futuro
Vuoi soltanto avere lei che vale più dell’oro nero
Vuoi svegliarti la mattina, respirare il suo cuscino
Fisso sul soffitto dire piano è tutto vero, è tutto vero...

C’è una nuova luna stasera
Con un filo di musica cerco di offuscarla
Per filtrare la luce cattiva
Liberare la mente, da ogni forma perversa

Nei piccoli progressi della casa
Scaccerò le nostalgie
Eviterò le stupide allusioni tra le nostre gelosie

Quando ami per davvero, basta poco per sognare
Ed il motorino è un razzo che da te mi fa arrivare
Vuoi svegliarti la mattina e vederla riposare
Per avere la certezza che non se ne vuole andare
Quando ami per davvero, non ti basterà il futuro
Vuoi soltanto avere lei che vale più dell’oro nero
Vuoi svegliarti la mattina, respirare il suo cuscino
Fisso sul soffitto dire piano è tutto vero, è tutto vero...

È tutto vero, quest’oro nero
È tutto vero, quest’oro nero...

martedì 24 maggio 2011

Capitolo XVII - Prima di partire per un lungo viaggio

Prima di partire per un lungo viaggio
Porta con te la voglia di adattarti
Prima di pretendere l'orgasmo
Prova solo ad amarti

E' quello che sto cercando di fare. Da poco tempo a questa parte sto cercando di amarmi un po' di più. Fine degli alcolici senza un perché, fine delle sigarette fumate al filtro, fine delle notti infelici di vizi proibiti. Quando realizzi che è uno stile di vita, è ora di smetterla. Sto mangiando un po' meglio, sto dormendo più del solito, esco e respiro aria buona di collina, mi curo. Era anche ora, visto che Renato mi descrive con questa frase: "Quando Dio distribuiva la femminilità io stavo parcheggiando il camion." Insomma, proviamoci.

sabato 21 maggio 2011

Capitolo XVI - Musa

Mastico uno stuzzicadenti che da mesi ha preso il posto della sigaretta e con calma rifletto e ti scrivo.
Ci sono cose che smuovono delle zone intime come sommozzatori che trovano un'anfora antica nei più oscuri abissi. Determinata gente, un profumo, una luce particolare, un fischio. Quindi non c'è da meravigliarsi se Marlen ha smottato un pezzo profondo del tuo essere visto che, oltre alla questione della curiosità lesbo, avrà avuto qualcosa che ti ha sempre affascinato.[...]
Non c'è nulla di male, a mio avviso, nel farsi trasportare da queste rare, fugaci, irripetibili emozioni. Tant'è che hai scritto, cazzo! Hai scritto!
Il quid per scrivere lo trovi nei posti più strani: [...] la voce di Marlen che, come una melodia profonda, ti faceva ribollire il sangue.
Io le migliori poesie le ho scritte ubriaco perso, di ritorno da serate di feroci bevute. Quindi, ritieniti fortunata!
La risposta al tuo quesito, quindi, è: non sei pazza. E' la norma, che ti piaccia o meno.

A tutti capitano i momenti "di debolezza", che son delle emerite cazzate. [...]
Sai quanti ragazzi incontrerai che, in un determinato istante, ti faranno venire nelle mutande o semplicemente arrossire? E' probabile pure che quell'istante ti rende una tale persona irresistibile, ma nell'insieme, a guardarla bene, ci resti di merda.

Credo che ognuno di noi, perché a ognuno di noi capitano 'sti fatti, debba godersi tali istantanee che, hai voglia a fotografare: non ti verranno mai più così bene. Senza però bruciare via tutto il resto dell'album.
Per questo, quando mi ritorna la voglia di fumare, mastico il mio fido stuzzicadenti. Capisc'a mme. E riverso tutto su carta o .doc.
Un racconto, un pezzo di romanzo, una lettera, una mail. Come, per me, in questo caso.

Non esistono consigli.
Forse uno: scrivi.
Il quid, la spinta, forse per te sono proprio queste emozioni.
Scrivine.

'notte.
A. L.

Post scriptum: probabilmente alla fine di questa tiritera non ti rimarrà nulla. Mi hai trovato senza risposte: era da parecchio che non mi si chiedeva qualcosa!


A volte, però, il Quid è un posto, un odore, un fiore spezzato al di fuori da una recinzione in una distesa di lucciole.

Perché tu sai come farmi uscire da me, dalla gabbia dorata della mia lucidità; e non voglio sapere quando, come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà.

domenica 15 maggio 2011

Capitolo XV - La mia parte intollerante

Sono intollerante alle vongole. L'ho scoperto grazie alle ultime analisi, ma questo con il mio male non ha nulla a che vedere. Sono ansiosa, e penso che sia questa la vera ragione dei miei dolori.

Devo cominciare a stare più calma.

venerdì 6 maggio 2011

Capitolo XIV - Nuntereggae più

Abbass e alè. Quest'estate andremo al mare soli soli e tanto amore.

Sono arrivata all'esasperazione. Questa è la volta buona che mi faccio sentire. U piglj e u mann a fancul na vot e bon.

Quando arriva sta maledetta estate dimmerda?

venerdì 29 aprile 2011

giovedì 21 aprile 2011

Capitolo XII - Sentimento

Diceva Ulisse chi m'o ffafà
la strana idea che c'ho di libertà


Questa idea che mi ha fatto perdere il lato cinico, per dirla alla Jen Lindley, con la quale ultimamente penso di avere molte cose in comune. Parlo del ALL YOU NEED IS LOVE, i miei migliori interventi erano da incazzatura selvaggia. Ora sono felice.

Che palle.

:)

lunedì 18 aprile 2011

Capitolo XI - In un'ora soltanto

In un'ora soltanto, ogni suono d'incanto cessò quando venne il momento, senza un avvertimento cambiò per sempre. Niente resterà come prima, niente e nessuno rimarrà, neanche la luna; e che sarà di me, di te, di noi, delle cose già fatte e di quelle da fare poi. Niente resterà come prima, niente e nessuno rimarrà, neanche la luna; e che sarà di me, di te, delle cose già dette e di quelle da dire poi, vento che si ferma, aria che si ferma, luce che si ferma e un solo minuto per comprendere l'imprevedibile immagine che mi resta di te.
In un'ora soltanto, ogni suono d'incanto cessò quando venne il momento, senza un avvertimento cambiò per sempre. Niente resterà come prima, niente e nessuno rimarrà, neanche la luna e che sarà di me, di te, di noi, delle cose già fatte e di quelle da fare poi, vento che si ferma, luce che si ferma e poi l'immagine che mi resta di te.


Daniele Silvestri

Trying to be blue


Non verrà, sono certa.

Capitolo X - Leadin' my soul

martedì 12 aprile 2011

Capitolo IX - Pensandoti

Ci penserò io, cara dolce Vix. Proverò a far le tue veci, molto modestamente ed il più sinceramente e fedelmente possibile.

Le sopracitate giornate primaverili si susseguono ad un ritmo cadenzato, dolce e placido. Giornate calde, soleggiate, rilassate (nonostante i mille impegni che si susseguono nella nostra vita).
Dopo aver passato uno splendido sabato insieme al mare e poi ad Ostuni, tra un favoloso risultato gastronomico (sugo ai peperoni) ed un favoloso risultato sessuale (ore di sesso sfrenato ma appassionato, completamente presi l'uno dall'altra), i giorni scorrono lenti in un tempo che si potrebbe definire estivo. Abbiamo completato il famoso puzzle de "La Grande Onda" di Hokusai che avevo abbandonato per mesi e mesi perchè troppo difficile, come se quel puzzle rappresentasse la mia situazione sentimentale: ora, ovviamente, è risolto. La cosa si spiega da se, ho trovato il mio posto, il pezzo con il quale combacio perfettamente.
Mi dispiace battibeccare a volte su delle stronzate ma, alla fine, l'importante è chiarirci subito e far pace come se nulla fosse. Passare queste meravigliose giornate insieme, far l'amore dove capita, passare le serate a coccolarci o a far gli stupidi, vedere un film insieme, parlare di qualsiasi cosa o argomento, ballare o cantare, respirare quest'aria primaverile insieme... Era proprio tanto che non vivevo una primavera così "primaverile": i sensi accesi, i desideri vivi ed ardenti, i sentimenti e le sensazioni vividi come non mai. E' un assoluto risveglio, in ogni senso.
Mi accorgo sempre di più di essere in simbiosi con te, di avere il bisogno di trascorrere il tempo in tua compagnia, di avvertire la tua presenza affianco a me. E non è una forma di schiavitù o dipendenza: è un piacere che si prova ogni momento insieme.

Sei una creatura di prima scelta
sopra il banco del reparto convenienza
Sono io lo scatolone che ti tiene verticale
e ti proteggo perché tu non vada a male

E' proprio questa la sensazione, la sensazione di aver trovato la grande occasione che si cercava da tanto tempo, ad un prezzo stracciato (senza dover impazzire per cercarla, questa felicità) e la voglia di proteggersi, di essere l'involucro, il guscio, la barriera che difende l'altro dagli agenti esterni.
Il nostro aprirci l'un l'altra, il nostro darci man forte il più possibile, l'essere sinceri con se e con gli altri, il sentirsi al posto giusto. Io non ho molto da offrire, a parte me stesso. Spero che possa bastarti.

Spero che questa primavera non finisca mai, è come svegliarsi ascoltando una paradisiaca musica, con i caldi raggi del sole che penetrano nella penombra della stanza.

Mastichi le gioie
ingoi i tuoi dispiaceri
per questo poi a casa non mangi mai
Si litiga per niente ma il bello è che tu sai che fare pace
è meno divertente
Costruiremo un bel castello
e poi lo sfasceremo
in seguito a un duello immaginario
Saremo due turisti col naso sempre in aria
e le valigie che aspettano in albergo
Sei una creatura di prima scelta
sopra il banco del reparto convenienza
Sono io lo scatolone che ti tiene verticale
e ti proteggo perché tu non vada a male
Non corrisponde al vero
la frase sopra il muro
Perché hanno scritto questo
se non sanno niente di te?
Ti piacciono i difetti e ascolti
il lato b dei dischi vecchi
Che stendi sopra il letto
Sei una creatura di primavera
fuori intanto sta soffiando una bufera
un albero è caduto a pochi metri dai fanali
ma non uscire io non voglio che ti ammali
Sei una creatura di prima scelta
sopra il banco del reparto convenienza
Sono io lo scatolone che ti tiene verticale
e ti proteggo perché tu non vada a male



Grazie Amore.

lunedì 11 aprile 2011

Capitolo VIII - L'ottavo, capitolo

In realtà il titolo sarebbe Pensandoti, di Bersani, ma non potevo esimermi dal citare il sommo Capa proprio in questo caso. Orbene, queste giornate primaverili si susseguono a ritmo cadenzato... Ho cancellato tutto l'intervento per sbaglio. Penso che non lo riscriverò.

venerdì 8 aprile 2011

Capitolo VII - Tempo di cambiare

...di non lasciarsi andare, vivere la vita così, come un angelo o un assassino: ognuno col suo passato, ognuno col suo destino.

Va un po' come viene... Alla giornata... Va un po' lenta, ma va bene. Va e non fa niente. Va senza fretta, ma con costanza. Va mettendo ogni cosa al suo posto, e ci mette il tempo che ci vuole. Ma l'importante è che continui ad andare così.

lunedì 4 aprile 2011

Capitolo VI - Me lo prendi, papà?

Ce chitemmurt sta fesh cadaj??

giovedì 31 marzo 2011

Capitolo V - Maledetta primavera

Già, proprio MALEDETTA. Non so che cazzo teneva in testa Loretta Goggi quando ha scritto sta canzone. Io AMO la primavera. Ma che diamine. Sto facendo il miglior sesso della mia vita da una settimana a questa parte, tutto grazie all'arrivo di questa MERAVOGLIOSA (l'errore è voluto) stagione.

Ebbene... domani Ostuni con Chris... BENEDETTA PRIMAVERA.

lunedì 28 marzo 2011

Capitolo IV - Mentre dormi

Questa notte senza luna adesso
vola.. tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola...
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri


Mentre dormo, ma più che altro Dormo Mentre Vivo. Mi devo dare una svegliata. Ho tamponato una macchina in retromarcia senza accorgermene. Sono assente mentre facciamo sesso, mentre sono al pc, mentre scrivo e anche mentre parlo con gli amici. Per questo ho voglia di star fuori di casa, perché ho bisogno di rinfrescare le idee, di favorire il ricambio di aria. Mi sarebbe servito quel lavoro. Per vedere la vita scorrere dal finestrino, per non pensare a quello che mi aspetta, per non ricordare né immaginare cose troppo difficili. Per cercare quei coriandoli di cielo sopra il monte più alto del mondo... sono stanca. Vorrei qualche giorno lontano da qui, al mare... anche con il vento forte, senza riparo... via di qua.

venerdì 25 marzo 2011

Capitolo III - Mi passi la canna, o no?

Coi tuoi discorsi si
vattelo a prendere tu e quel tuo cielo sempre imperturbabile
c’ho lampi e tuoni nella testa,
dove piove da un bel po'
Mi passi la canna o no?


Dire ad un tipo che senza conoscerti ti offre uno spinello: "Non posso, devo guidare". Questo è responsabile. Già.

Bella serata nonostante tutto. Begli amici, atmosfera tranquilla, musica non troppo triste... insomma, per la serata un 6. E' stato un susseguirsi di eventi che lentamente mi hanno reso indistruttibile, almeno per oggi. Ho fatto un colloquio di lavoro che, se andrà in porto, mi permetterà di viaggiare per mezza Italia... ho un po' paura del responso, non mi sento all'altezza, e proprio ora che Conversano inizia ad essere Casa, devo smettere di viverci per "lavoricchiare in team". Non che non mi attiri, ma boh... è che non è questo il momento... tornata a casa ho pranzato e studiato, fatto un po' del puzzle de La Grande Onda con Chris per poi scendere ed andare in associazione a preparare i lavori per la mostra. Arrivate le 20.00 ritorno a casa, cena, trucco e parrucco e festa del 18esimo anno di Fabio. Mi sto fermando ora e non sono nemmeno stanca. Forse Chris ha ragione, mi merito di più di un'abulia ininterrotta, anche se spero di non rivivere giornate simili.

L'idea dei capitoli è ora che ve la spieghi. Tutto nasce da una stupida intuizione: se ogni giorno è irripetibile, è necessario che abbia una sua dignità e che tutto avvenga in senso cronologico. Quindi come se stessi scrivendo un libro narrerò le vicende a mio avviso più interessanti facendo in modo da creare una raccolta di racconti con titoli di canzoni.

Merci pour l'attention.

giovedì 24 marzo 2011

Capitolo II - Questione di sguardi

Prendersi senza prendersi. Ballare al ritmo del cuore. Capirsi senza parlare.

Al mio salsero preferito.

venerdì 18 marzo 2011

Elettrocardiogramma

Sale, poi scende, poi su fino al limite e giù in picchiata. Così è il rapporto con te. E vai una volta, due, tre, poi si arriva al NON MI HAI FATTO UN POMPINO QUINDI NON STIAMO BENE INSIEME. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato i regali, la torta, il pomeriggio da soli... ma alla fine quello che ti interessava realmente era che ti succhiassi il cazzo, vero? No ma tu mi rispetti. Non come i miei ex che mi tenevano solo per scopare. Tu sei diverso, sei sentimentale. Per questo te ne sei sbattuto liberamente del fatto che mi sia scassata per prepararti una torta prima che arrivassi, o che abbia cercato di organizzare qualcosa di bello per oggi. La giornata mi è andata contro, mi spiace. Avrei voluto portarti a Polignano, a fare una passeggiata, ma non è stata cosa... ma che importa?! Alla fine il vero dubbio sarebbe stato non sulle condizioni meteo, ma sul contesto della fellatio.

La soddisfazione di piangere per te, almeno stavolta, non l'avrai. Hai forato, Chris.

È necessario toccare il fondo per ricominciare a salire

Ed è proprio così che è andata. Toccare il fondo ed averti comunque accanto mi ha aiutato a riprendermi. Viva san Patrizio. Finalmente una dannata sera per bere con gli amici senza troppi problemi. Lasciamo Amalia e Gennaro che si scambiano delicati inviti a serate, Danilo che mi snobba, Erika che fa la stupida, Daniele che non ci caga, gli onnipresenti fantasmi del passato e dedichiamoci un po' al nostro sano egoismo. Mi mancava un po' essere al centro dell'attenzione, vivere da protagonista, riprendere il controllo. Penso che Valérie possa togliersi dalle balle per un po' per ridare spazio a Vix, quella con la capa sciacqua. O meglio, essere un po' meno stressata, fare qualcosa, respirare, correre, fare l'amore, ridere e prendere ogni attimo per sé.
Ieri ho visto il mio terzo concerto di Caparezza. Non ero in me. Volevo scappare, tutto quel caos non mi apparteneva, la gente, le urla, la calca: era tutto fuori da me. Queste sono cose che dovrei percepire nel profondo, catturarle e fare in modo che mi restino. Il concerto, invece, è volato via...

Era ora di svoltare.

domenica 13 marzo 2011

Incongruenze

Forse sono una persona che pensa troppo prima di parlare. Ho sempre pensato di essere impulsiva, di seguire l'istinto, ma ora mi trovo a ritornare sui miei passi. Hanno sempre messo in dubbio la mia buona fede, perché al giorno d'oggi non è possibile che qualcuno voglia semplicemente fare amicizia. Deve necessariamente avere qualche secondo fine. Ok, d'accordo, la vita va così, mi adatto. Non posso pretendere che gli altri si fidino di me quanto io mi fido di loro. Ma andiamo nello specifico. Ho conservata nella casella di posta una mail che, credetemi, stento a credere di non aver preso in considerazione al momento opportuno schiattandola in faccia al diretto interessato. In questa mail si deduce che questa persona ha tradito la mia fiducia, da me deposta per ben due anni, e che la stessa, pentita, mi voglia supplicare di perdonarla. Dunque: sorvolando sul fatto che pur non avendoglielo detto, l'ho perdonato comunque, mi sfugge come io possa essere diventata la cattiva, in questa storia.
Scena due. La seconda persona ed io abbiamo discusso sempre per una questione di fiducia. La suddetta se l'è presa e, di conseguenza, ha pensato bene di parlar male di me e mettere in crisi altri rapporti della sottoscritta. Ora, dopo tre mesi, questa tipa vuole Iniziare una conversazione in linea con me, per dirla alla maniera di msn.

Ora ditemi: HO UNA CALAMITA PER IMBECILLI?

sabato 5 marzo 2011

mercoledì 2 marzo 2011

E tutte le volte che mi convinco che stia andando alla grande fai una stronzata di queste. E vaffanculo.

Trasmigrazione

Non so che ho da ieri, hai ragione Chris, sto strana. Non è che stia male, è solo che la noia ha preso il sopravvento. Ieri mi è successa una cosa che ho cercato di spiegarti. Mi sono guardata allo specchio e non ho riconosciuto quel volto... forse ho solo bisogno di riposare...

lunedì 28 febbraio 2011

Il sorriso di Biancaneve

Una bella chiacchierata, Chris, davvero. Sapete, quando cominciate a pensare "E se avessi fatto così..." si finisce spesso con l'auspicio di qualcosa di più roseo, di migliore e perfetto. Stasera mi sono resa conto di non poter aver vissuto meglio di così. Cominciando dal mio rancore verso Davide. Mettiamo, per assurdo, che io e Davide fossimo stati insieme come Cristo comanda. Avrei fatto con lui le prime esperienze, lasciando a Renato forse un misero secondo (o addirittura Terzo) posto. Non avrei imparato a ridere, ad essere cinica, a soffrire e a far soffrire. Forse non avrei mai amato davvero, come ora.

Ma soprattutto non avrei visto il meraviglioso sorriso di Biancaneve, che stamattina ha allietato la mia giornata.

domenica 27 febbraio 2011

Conclusioni

Oggi ho scoperto che Chris sarebbe un ottimo padre. Siamo stati insieme a due bimbi, e lui ha dimostrato di impegnarsi profondamente nel rapporto educativo, anche se i due erano parecchio vivaci e ci hanno davvero stravolti. Tutto sommato, però, siamo riusciti a reggere fino alla fine, pur non avendo diretto rapporto con i bambini nella nostra esperienza quotidiana.
L'ulteriore scoperta di questi giorni sta nel mio stato di salute. Ebbene, come mia zia suggeriva, il mio Mangiare Pericolosamente mi ha condotto a svariati problemi alle pareti dello stomaco, tanto da ridurmi a fare analisi su analisi per scoprire di che diamine si tratta. Anche il mio mal di testa sta restando sotto controllo con l'aerosol due volte al dì e una pillola di ferro mi sostiene e fa si che non sbatta a terra da un momento all'altro. Insomma, tante risposte a tanti perché, ma soprattutto tanti altri pensieri che affollano questa mente bacata: un importante concerto a metà mese che rischia di saltare per un esame impossibile, un veglione che forse è già saltato per colpa di quella cessa di mia cugina e le sue amiche ritardate, le ragazze dell'associazione che hanno un comportamento ambivalente, regali da fare, trepidante attesa per un cd storico, tirocinio indeciso e via discorrendo... Ma l'importante è cominciare col piede giusto.

sabato 26 febbraio 2011

Caschetto

L'ultima volta che ho portato i capelli a caschetto risale a tre anni fa. All'epoca ero una frikkettona metà bionda, un quarto nera e l'altro quarto rossa. Stavo con un grunger, così si fanno chiamare gli zingari al giorno d'oggi. Mi piacevano i miei capelli strani, erano unici. Il ragazzo strano un po' meno, penso di aver migliorato le mie scelte col tempo.
Quest'anno è stato davvero un compleanno da favola, erano anni che non mi divertivo così ad una festa. Le fotografie sono perennemente sorridenti, con volti sereni e pieni di vita. Sono davvero soddisfatta. Nonostante la mancanza di Ambra, Daniele e Fabio dell'associazione, è stata una serata molto gradevole... E poi Renato, quattro giorni a casa mia... Divertimento assicurato. Insomma, nonostante delle piccole sfaccettature infelici, ricordi e chiarimenti non molto spensierati, mi ritengo orgogliosa dell'inizio di questo 21esimo anno.

Karma, I LOVE YOU.

sabato 19 febbraio 2011

Sincerità

Bene, sarò sincera. L'anima gemella non speravo esistesse inizialmente. O meglio, l'ho cercata nelle persone sbagliate. Ho pensato che Enzo potesse esserlo, così romantico, così "perfetto". Ho commesso un errore, me ne sono accorta e mi sono redenta. Poi ho "incontrato" Peppe, l'IMPOSSIBILE CHE DIVENTA POSSIBILE, la vera anima gemella, chi mi capisce, mi consola e mi sta vicino quando sto male... Peppe ha una sua vita lontano da qui di cui io non faccio, non ho fatto, né farò mai parte. Ho continuato però a pensare che mai nessuno avrebbe potuto prendermi come lui, interessarmi come anima e non come corpo e mente... Ho conosciuto Chris, una bella mente, un bel corpo, un grande cuore, ma l'anima gemella non è solo questo. È comprensione totale, comunione di idee, pensieri e sensazioni. È te stessa. In un altro corpo. Poi è giunta stasera. Un po' d'alcool in compagnia, una serata tranquilla e qualche sguardo che indaga oltre ciò che il resto del mondo vede. In quel momento è successo, come i nostri sguardi persi otto mesi fa, così le nostre anime, volate insieme via da qui. Abbiamo fatto l'amore come mai prima d'ora, stretti, insieme, in un unico respiro. E insieme abbiamo goduto di questo momento, persi dentro noi. Siamo rimasti vicini, sempre, senza mai pensare al mondo intorno, solo noi. Mi hai provocato un terremoto dentro.

Ora ne sono certa. Sei tu la mia anima gemella.

Troppo tardi...

Quando vi troverete nudi, in macchina, dopo aver fatto l’amore, sudati e sfiniti, ma felici e comincerete a ridere e piangere insieme nello stesso tempo… vi accorgerete di essere matti da legare o innamorati persi.

In ogni caso sarà troppo tardi per intervenire.

venerdì 18 febbraio 2011

Afammocc.

Saresti potuta essere qui tra qualche giorno, per festeggiare, come l'anno scorso, il mio compleanno insieme.
Saresti potuta essere al mio fianco quando ti ho avvisata di stare attenta alle amicizie che stavi stringendo.
Avresti potuto pensare almeno per un secondo: WA CAZZ, MA FORSE VALERIA HA RAGIONE?!
Avresti potuto pensarci, prima di dirmi che sono una persona falsa, ipocrita e non so che altro.
Avresti potuto chiarire con me le cose che non andavano, piuttosto che sputtanarmi ai quattro venti.
Avresti potuto essere davvero la mia Migliore Amica.

...MA:
Hai preferito FIDARTI di Frasla, che la fiducia non sa nemmeno cosa sia.
Hai preferito dedicarti alla tua di vita, con fidanzato, migliori amici... ed hai perso capra e cavoli.
Hai preferito pensare che fossi io davvero quella MALVAGIA, capirai, ormai mi sono abituata all'idea.
Hai preferito fingere un rapporto di amicizia ritenendo comunque una persona ignobile, ma trattandola da amica.
Hai preferito farmi una schifezza agli occhi degli altri prima di parlarmi in faccia.
Hai preferito essere una povera illusa. E l'è pigliat' ngul.

Detto ciò,

KARMA IS RIGHT.

venerdì 11 febbraio 2011

Amore

Amore è chiamarti amore, sentendo dentro un fuoco che arde e mi scalda quando sono sola.
Amore è sorriderti quando non puoi vedermi.
Amore è sentirti nel profondo.
Amore è quel vento che soffia sull'anima, su quest'anima che ha bisogno d'amore... è l'amore che fa della terra un cielo e che mi fa sentire come un gelato all'equatore.
Amore è avere di giorno qualcuno da incontrare e di notte qualcuno da sognare.
Amore è dimenticare di essere soli da sempre.
Amore è musica e poesia.
Amore è parlare, ridere, piangere e costantemente averti con me.
Amore è un'emozione fortissima, le convinzioni che cambiano e crolla la fortezza del mio debole per te. Amore è la descrizione dell'attimo in cui poteva succedere.
Amore è perdersi nei tuoi occhi. Quando ami per davvero non ti basterà il futuro, vuoi soltanto avere lui che vale più dell'oro nero.
Amore è viaggiare, in macchina o con la fantasia. Insieme.
Amore è Chris. Il poeta maledetto. La tenacia e la voglia di stare insieme. La passione e la sensibilità. Un bacio che non è solo un bacio.
Amore è un amore nuovo. Amore è sempre meglio. Amore è sorrisi spontanei. Amore è ora, non domani né ieri.

Amore è con te.

venerdì 4 febbraio 2011

mercoledì 2 febbraio 2011

Un po' di sano razzismo non fa mai male

Io odio chi ruba la mia roba, chi mi intasa il gabinetto...

L'Inserviente


Io odio i cantanti politicizzati che affermano di non esserlo. Le donne che si fanno ingravidare per sistemarsi. Le persone fallite che devono sfogare le proprie frustrazioni su chiunque capiti loro a tiro. Gli amici stronzi. I cantanti neomelodici. I cinesi, perchè sono stupidi, inutili e troppi. I negri no, se non quelli che ti vogliono assolutamente lavare il vetro e che poi butti sotto con la macchina al semaforo. I vigili urbani. Gli Youtuber convinti. I bimbiminkia. Mia cugina che si crede figa ma in realtà è una di loro. Clemente D'Angelo e tutti quelli che non sono in grado di farsi una vita oltre il pc. Le persone che si autodefiniscono MATURE, per la maggior parte sono dei poveri illusi. I tamarri e i guappi di cartone tra gli 8 e i 14 anni. Le bambine stupide di 7-9 anni. Quelli che guardano il Mondo di Patty. Le scrittrici di FANFICTION. Le fragole e qualsiasi cosa ci abbia a che fare. Quelli che snobbano un film perchè non lo hanno visto reclamizzato da qualche fottuto mass media. La Pepsicola. Gli infoiati con la webcam. Le merde umane. I leccaculo. Le fidanzate sceme e i fidanzati stronzi. I bei ricordi legati a gente orribile. Ma più di tutti odio chi non ti dice in faccia quello che pensa. Vedi, ora so che stai leggendo queste righe, dimmelo cosa pensi. Ti fa schifo questo posto? Bene! Un po' di critica non fa mai male. Invece no. Tutti muti dietro quegli schermi luminosi. Sapete che vi dico?

Andate a fanculo.

martedì 1 febbraio 2011

sabato 29 gennaio 2011

Solo poche parole.



...amm perz pur Caparezza.

lunedì 24 gennaio 2011

Direi che questa è arte.

Nervi

E' davvero tutto così magico come pensi?

Che diamine, ho un cavolo di fidanzato con un cavolo di fratello che mi prende per un maschio. Cosa dovrei fare? Mi devo stare? Non mi devo offendere? Vabbè, è una stronzata in capa a lui. A me fa incazzare, se permettete. Cioè, che cazz.

Galeotto fu il post e chi lo scrisse

Cose turche. Le assurdità totali.

Ieri Enzo fuori al caffè del Centro, inebetito, mentre mi guarda passare dietro il vetro di una macchina sconosciuta.
Oggi Amalia, detta L'INNOMINATA, che si ricorda che esisto e, frustrata, nega la mia presenza sulla Terra al punto tale che dovrei essere io stessa a negare la mia esistenza.
Manca solo che domani passa la Cometa di Halley, mi viene a prendere e ci vediamo tra 84 anni.

sabato 22 gennaio 2011

Dark Room



Tu sei qui con me,vicino a me
mi sembri strano
cicca spenta sul parquet
ti prendo
e poi ti fumo

lunedì 17 gennaio 2011

And I do anything

...that just feel better

lunedì 10 gennaio 2011

Sto imparando a riaccettarmi con i capelli corti

Roses

Passing to a new life

Prima che tu possa cancellarlo...

Rieccomi a scrivere su questo blog in disuso.
Saranno passati un paio d'anni dal mio ultimo intervento su un pagina di un blog personale, completamente mio.
In questo momento sono in ospedale, con una flebo di fisiologica attaccata al braccio sinistro (che brucia leggermente) ma non me ne lamento.
Sto dando una svolta alla mia vita, pian piano. Ho rotto con Meg dopo anni insieme, ho iniziato più o meno catastroficamente a guidare, sto affrontando questo cazzo di diabete (che si è capito mi accompagnerà per tutta la vita) ed infine ho trovato la persona adatta a me: Valeria.
Parlare del mio incontro con lei mi fa sorridere perchè io e lei ci incontrammo per puro caso in vacanza anni fa. Io ero modestamente ubriaco, poco raccomandabile e sbandato mentre lei era rossa, di Caserta, simpaticissima e lucida ma innamorata di Simone, uno stronzo. Ci provai con lei tutta la sera beccandomi, a fine serata, un palo madornale. Poco male, pensai, tanto io e lei non ci saremmo più rivisti.
Poi chi si è visto si è visto, ognuno per la sua strada. Fortuitamente mi ricordai il suo contatto msn, rimasto in disuso per tutti questi anni.
Poi ognuno ha preso la sua strada, io ho fatto le mie esperienze e lei le sue.
Il Karma ha voluto che ci reincontrassimo anni dopo, lei trasferitasi a 13km da casa mia, con un rapporto allo sfascio e mille problemi. Io d'altro canto non me la passavo meglio, una quasi imminente rottura con Meg, mille casini e mille cambiamenti a livello fisico e mentale.
E poi la storia si sa, una cosa tira l'altra, un evento dopo l'altro io e lei siamo finiti insieme.
Con lei ho trovato un amore vero, come erano anni che non lo provavo. O magari non l'avevo mai provato così intensamente.
Emozioni vivide, come immagini psichedeliche che si specchiano nei miei occhi.
Sono felice, ora.
Ora devo solo dare una svolta in ambito lavorativo o studentesco. O mi dedico a qualcosa e inizio a costruirmi un futuro (magari con chi dico io) o non riuscirò a guardarmi più allo specchio. Ho passato un anno terribile, un anno buttato al vento, un anno in cui mi sono lasciato bruciare lentamente. Ho bisogno di voltare pagina, cambiare tutto. E lentamente lo sto facendo.
Ed ora eccomi ad affrontare la mia realtà, la malattia. Ho dato per scontato che andasse tutto bene, che non sarei tornato mai più a fare l'insulina. Sono stato un illuso, nella vita le cose belle finiscono. La flebo è ad oltre metà, il tempo scorre rapidissimamente scrivendo. Valeria è al mare con Daniele e la sua amica Ambra, beati loro. Mi sento un pò solo, a dirla tutta.
Metto in riproduzione "La moda del lento" dei Baustelle, il disco che preferisco.
Decadenza, sigarette spente e luce soffusa, odore di olio di sandalo nell'aria.
Penso passerò almeno 4 giorni in ospedale, giusto in tempo per saltare il ferragosto. Che culo, come al solito.
Per fortuna gli infermieri sono gentili e tranquilli, nemmeno mi ha fatto male quando mi ha attaccato la flebo. Perfino gli aghi da penna insulinica non fanno più male, ormai la tecnologia va avanti!
Entra luce dall'avvolgibile della finestra. Il sole splende per me, la fortuna girerà.
Me lo sento.


Spero che la fortuna abbia girato davvero. Per me di sicuro.

Ti amo.

mercoledì 5 gennaio 2011

Beh, che dire? Statti bene

Sì è il momento di chiudere con Caserta. Con te ho sbagliato a non chiudere prima. Non mi piaci come persona, mi sono illusa che tu fossi un'altra, cosa che non sei.
A te non interesso come amica, ti interesso come alleata.
Per settimane non hai fatto altro che contattarmi per sapere informazioni su Francesca, lascia che ti dica una cosa.
Non sei mai stata la mia migliore amica, mai. Non avendotelo mai detto pensavo che tu lo capissi da te, ma niente. Ti ho voluto bene, ti ho considerata una bella persona, ma mi sono sbagliata. Mi sono sentita sfruttata da te, mi sono sentita usata solo e soltanto per sapere. Non sono L'informatore ufficiale della corona. Prima a rompermi con la storia di Francesca, poi il fatto di Daniele. Cercando di mettere ME in cattive posizioni, LORO sono amici miei.
Tu No. Eri diventata opprimente. Che significa venire a parlare con me di Daniele? Io poi, che non c'entravo niente! Zero!
Fuori dalla mia vita, e non venirmi a fare la morale adesso su "hai cancellato la nostra foto dal Blog", le foto le hai tolte prima tu, il POST "adios" l'hai scritto tu, non io.
Tu vivi sui Blog. Dici che ti sei tolta da Facebook per evitare tarantelle? Tu nelle tarantelle ci sguazzi.
Venivi a parlarmi prima di fare queste cose che ritieni così "mature". Ora vai pure a scrivere sui Blog "Amalia mi ha trattata male uh buh" o quelle puttanate pseudo filosofiche che ami tanto. Fatti credere in giro, non mi frega di essere citata come GIUDA, tu non sei Gesù, quindi posso vivere anche senza di te.
Poi Quel fatto della partita a carte è stato assurdo, vieni a dirmi "Hai giocato a carte con Gennaro" quando con Gennaro c'avevi parlato da te.
Soprattutto dopo aver fatto "L'amica" e avermi criticato per anni.
Sai perchè Francesca con me ha costruito un rapporto DI SINCERITA'.
Che prima non mi piaceva gliel'ho detto subito.
Tu me l'hai detto dopo quasi un anno di prese per il culo. Impara ad essere una persona diversa, non per me, perchè a me di te non frega assolutamente nulla.
Per te stessa, per crescere.

Ora cancella il mio numero, e per cortesia dimentica la mia esistenza.
Non meritavi nemmeno una risposta.



Bene, non meritavo una risposta ma me l'hai data a quanto pare. Un rapporto di sincerità con Frasla?! Si, ok. Poi? Io non sono Gesù, sono femmina, si capiva facilmente. Criticato per ANNI: ma se ci conosciamo dall'anno scorso, anche volendo... amica, alleata, penso che fra amiche ci si sostenga l'un l'altra. A quanto pare non nella tua distorta visione del mondo. Ero diventata OPPRIMENTE: tre contatti in tre mesi è essere opprimenti, a sto punto Gennar' s'essa sparà ngap (e non farebbe male). Dovevi chiudere prima con me? Te l'ha detto tanta gente, perchè non l'hai fatto? Visto che come persona non ti piaccio potevi farlo prima, non aspettare di trovarti davvero gli ALLEATI per questa stupida guerra. Io e i Blog, questo è vero. Ma alla fin fine a chi importa cosa scrivo, nessuno viene mai a visitare o commentare, è come se scrivessi al vento. Per il resto: la foto l'ho tolta perchè non credo di essere mai stata tua Amica ma manco lontanamente. Sei una chiavica a cantare. Hai un culo abnorme. Si, sei una cessa. E no, non te l'ho detto prima perchè tra amiche non si fa, giusto? Chiedilo a Frasla. A crescere ci penso da me, ma grazie per il consiglio, Orzo Bimbo. Senza contare che, mia cara, sfruttata per sapere cosa?!? Bah, tante domande, poche risposte incoerenti: sei proprio sicura di voler fare lettere? Io al tuo posto vedrei su Scienze Della Comunicazione. Magari riesci.

martedì 4 gennaio 2011

Night

°§°    ɳ ɩ ɵ ɓ ε - Valérie Chinaski     °§°     scrive:
*ke t'ho fatto?
     Christian Doug        scrive:
*quando?
*all'epoca?
      °§°    ɳ ɩ ɵ ɓ ε - Valérie Chinaski     °§°     scrive:
*si
     Christian Doug        scrive:
*tu assolutamente niente
*uscivo da una storia lunga
*abbastanza tormentata
*ero incazzato nero
*e in te non cercavo l'amore
*mi piaceva stare con te
*ma al momento era una sorta di difesa
*non so spiegartelo bene
*mi volevo divertire
*esattamente come te


Leggere d'improvviso queste cose ha fatto sgorgare fiumi di lacrime. Ma chi cacchio ero diventata?

lunedì 3 gennaio 2011

Happy new Hair

E va bene così. Senza parole.

Anno nuovo: facciamo i conti

Gennaio: casa nuova, nuova vita da affrontare.
Febbraio: festa a sorpresa con quelli che si pensava fossero i miei amici.
Marzo: casa a Caserta. Daniele.
Aprile: le quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino. Gioele.
Maggio: Enzo, Simone, Bender, la follia, l'ubriachezza, la voglia di fuggire.
Giugno: la rabbia, la delusione, il sesso, gli sguardi, la confusione, gli addii e i nuovi sorrisi.
Luglio: le incomprensioni, le grida, i pianti e la disperazione. Il mare sugli scogli.
Agosto: i Baustelle, la vita vera, i nuovi addii e le vecchie delusioni riaffiorano improvvise.
Settembre: una falsa "amicizia", nuove pugnalate, mia Giuda, la sicurezza di averti accanto.
Ottobre: illusioni, nuove risate tra amici, belle serate, merengue e tanto nuovo amore.
Novembre: la malvagità ritrovata, le conferme, la fine del mito di Simone, un giorno intero con te persa nella tua nebbia.
Dicembre: Natale con te, fine di altre false amicizie, atmosfere Psichedelic Christmas, la neve, un cordiale Vaffanculo ad un altro Natale.

Tre Gennaio. Finora tutto va bene.