Ed è proprio così che è andata. Toccare il fondo ed averti comunque accanto mi ha aiutato a riprendermi. Viva san Patrizio. Finalmente una dannata sera per bere con gli amici senza troppi problemi. Lasciamo Amalia e Gennaro che si scambiano delicati inviti a serate, Danilo che mi snobba, Erika che fa la stupida, Daniele che non ci caga, gli onnipresenti fantasmi del passato e dedichiamoci un po' al nostro sano egoismo. Mi mancava un po' essere al centro dell'attenzione, vivere da protagonista, riprendere il controllo. Penso che Valérie possa togliersi dalle balle per un po' per ridare spazio a Vix, quella con la capa sciacqua. O meglio, essere un po' meno stressata, fare qualcosa, respirare, correre, fare l'amore, ridere e prendere ogni attimo per sé.
Ieri ho visto il mio terzo concerto di Caparezza. Non ero in me. Volevo scappare, tutto quel caos non mi apparteneva, la gente, le urla, la calca: era tutto fuori da me. Queste sono cose che dovrei percepire nel profondo, catturarle e fare in modo che mi restino. Il concerto, invece, è volato via...
Era ora di svoltare.
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