sabato 1 dicembre 2012

Capitolo 79 - L'amore ai tempi dell'Ikea

Buongiorno, sono Valeria. Si, un succo di frutta va benissimo. Di cosa mi occupo? Studio Psicologia, faccio parte di duecento associazioni che non mi danno né soddisfazione né retribuzione e al 90% spezzerò il cuore di suo figlio tra un anno o due. No, le fragole non mi piacciono, mangerò un biscotto.

Mi trovo a pensare a questa assurda conversazione, a quanto surreale e sincera sia allo stesso tempo. Se solo il mio super io non fosse stato li quando ho conosciuto i genitori di Troglos o quelli di Federico. Avrei avuto un alibi: io vi avevo avvertito. Con Chris o con Beppe non mi sento di pensare lo stesso, perché in entrambi i casi non immagino un epilogo. I genitori di entrambi non hanno idea delle vicende sentimentali dei figli e, in tutta sincerità, è molto meglio così. Non che voglia lasciare Beppe, o che stia pensando di ritornare con Chris, solo mi sento meno vincolata. Quando ho conosciuto i genitori casertani mi è sembrato di essermi ammanettata ad un futuro senza vie d'uscita. Da quando sono qui ho acquisito un po' d'indipendenza emotiva in questo senso. Spero solo di continuare a costruire e di non dovermi occupare di smontare e rimontare la mia vita sentimentale. E se manca qualche vite, pazienza. Se è destinata a non distruggersi, potrà anche farne a meno.

lunedì 19 novembre 2012

Capitolo 78 - Senza Fiato

Senza peso, senza fiato. Uno sguardo che mi spezza in due, un sorriso che mi sconvolge ed eccomi qui: di nuovo fragile, ancora una volta a piangere, ancora una volta a pentirmi delle mie scelte, di essere stata brava, di non aver perso tempo a fidarmi di qualcuno e a confidargli tutto di me. Senza fiato, mi manca l'aria. Sarà la notte, sarà la stanchezza, sarò io. Mi copri e scopri come un'altalena. Mi lasci affranta in un angolo mentre ridi. Mi strazi con il tuo calore e la tua spensieratezza e mi uccidi con le tue lacrime e i tuoi dolori. Voglio perdermi, voglio viverti, voglio ancora una volta volare con te. Ti sento dannatamente lontano. Dove sei?

domenica 14 ottobre 2012

Capitolo 77 - Sexual Guarantee

Ovvero: 
Giochi Erotici Rutiglianesi

Ambientazione:
Una strada buia di campagna, piove.
Personaggi:
Lei - Ammiccante plurilaureata in cerca di occupazione
Lui - Motivato hacker con la passione per la scoperta

lunedì 24 settembre 2012

Capitolo 76 - We are the champions

In realtà dovrei scrivere I'M THE CHAMPION, ma mi voglio anche dare un pluralia maiestatis. Alla faccia di chi mi vuole male. Dunque, dunque, dove eravamo rimasti? Gaetano sparisce. Si, è sparito e ora fa le telefonate di circostanza perché non sa con chi uscire la sera e, guarda un po', io non sono in casa. E' vero, non ero in casa, non è una scusa. Da quando Gaetano è sparito, senza volere, ho cominciato ad accumulare impegni su impegni e davvero non ho più tempo di fare nulla. Ma addentriamoci nel discorso serio. Perché I'm the Champion?
- Ho chiamato il gruppo di Membri a piede libero PEZZI DI MERDA pubblicamente e ad alta voce. - Ho parlato con Cristiano distruggendo i suoi tentativi di mostrarsi invincibile. Da diamante a brillocco.
- Ho parlato con Maria (quella di Beppe) scusandomi per la mia immaturità e offrendole in segno di pace un portacandele.
 - Ho fatto una munnezza Vito e Roberta del teatro davanti a Marilena (la responsabile capo di 31LiberiTutti, quella che gli passa lo stipendio insomma.)
- Ho organizzato il baratto di ieri praticamente da sola.
- Ho una serata in programma in cui canterò.
Insomma... Ho vinto.

lunedì 10 settembre 2012

Capitolo 75 - Ci vorrebbe un amico

A volte capita che le cose finiscano senza accorgersene, che storie d'amore diventino routine, che stare insieme sia un peso più che un piacere. Non riesci a vederlo da subito, sei li che ti convinci di essere ancora innamorato e poi ti ritrovi a piangere guardando Dirty Dancing scofanandoti un barattolo di gelato da mezzo chilo. Non sai spiegare come sia accaduto, è semplicemente passato del tempo senza che nessuno ne abbia parlato o ci sia stato male. Il dolore arriva, se arriva quando la presa di coscienza si fa nitida, quando si fanno i conti con i pezzi rotti. Lì, in quel momento, si realizza tutto. Con Gaetano è stato così. Un fuoco divampante di amore platonico ha incendiato le nostre vite come il primo amore. La necessità di aversi, di sentirsi, la voglia di non dirsi mai Ciao. Poi, pian piano, tutto ha perso luminosità. Le telefonate più rare, le uscite meno piacevoli, l'orgoglio sempre prima del sorriso. Sono stata male per questo. Sono stata arrabbiata con lui, sono stata irascibile ogni volta che se n'è parlato.

Ora non sento più niente.

martedì 14 agosto 2012

Capitolo 74 - Sei tu

Ci sono giorni anche d'inverno
con un po' di sole
che ti va di uscire e camminare
ed il sangue è così caldo
dentro le mie vene
anche se fa freddo vado al mare
e sto bene con me stessa
nella mia tranquillità
non c'è vento che mi porti via
e fa quasi male agli occhi
questa luce che ci sta
eppure all'improvviso è buio
in questa anima mia
Sei tu che mi manchi
sei tu che mi stanchi
è per questa insicurezza che mi dai
a ogni nuvola che passa te ne vai
ma io guardo avanti
perché sono momenti...
se tu fossi un cielo azzurro
forse io non ci starei
perché in fondo quel che voglio
è che resti come sei
come sei...

Ci sono notti con la luna
che non vuoi dormire
e ti va di scrivere e pensare
l'orologio gira lento
dentro questa stanza
l'alba prima o poi dovrà arrivare
e sto bene con me stessa
perché colpe io non ne ho
forse quella di volere te...
è che quando c'è da dare
io do tutto quel che ho
e poi all'improvviso arriva
il vuoto dentro me

Sei tu che mi manchi
sei tu che mi stanchi
è per questa insicurezza che mi dai
a ogni nuvola che passa te ne vai
ma io guardo avanti
perché sono momenti...
se tu fossi un cielo azzurro
forse io non ci starei
perché in fondo quel che voglio
è che resti come sei
come sei... come sei... come sei...

sabato 4 agosto 2012

sabato 14 luglio 2012

Capitolo 72 - Beautiful

E non possiamo farci niente.

Questa frase mi è risuonata in testa ieri sera, dopo aver fatto un giro di MariaGiovanna, con la testa dentro una gigantesca bolla di quelle per i pesci rossi. E non possiamo farci niente. E' una seria e triste constatazione. Di cosa possiamo occuparci? La nostra umanità è profondamente limitata dagli eventi, dal tempo, dallo spazio, dalle convenzioni sociali, e noi? Non possiamo farci niente.

Ieri abbiamo assistito alla cerimonia di proclamazione del Dottor Demarinis, alias JoeDemo, alias Beppe. Si, penso che Joe gli si addica. Nella storia l'ho chiamato Clover, ma non gli dona, Joe è più AUANASGHEPS. Anche se ho appena deciso che su questo blog sarà Bebè. Vabbè, fatto sta che è bellissimo. Dico davvero, ieri vedendolo avvicinarsi a me, incrociando il suo sguardo di tanto in tanto mi sono resa conto che è davvero stupendo e mi chiedo come faccia a stare con una come me. Non che io sia un SORTO DI CESSO come mamma ha definito altre persone, ma non sono sempre al massimo. Nel senso, ci sono giorni che potrei anche vestirmi come Brigitte Bardot, truccarmi come Audrey Hepburn e comportarmi come Kate Middleton (che, oddio, non è che sia proprio la paladina della rettitudine visto che prima di diventare Madame Windsor faceva le orge mascherate, ma mi riferisco al comportamento attuale xD) avrei comunque la faccia di Dario Argento. Io mi chiedo come faccia lui ad essere sempre dannatamente carino. Maledetto.

Everyday is so wonderful
Then suddenly
It's hard to breathe
Now and then I get insecure
From all the pain
I'm so ashamed

I am beautiful
No matter what they say
Words can't bring me down
I am beautiful
In every single way
Yes words can't bring me down
Ohh no
So don't you bring me down today

To all your friends you're delirious
You're so consumed
In all your doom
Trying hard to fill the emptiness
The piece is gone
Left the puzzle undone
That's the way it is

You are beautiful
No matter what they say
Words can't bring you down
Ohh no
You are beautiful
In every single way
Yes words can't bring you down
Ohh no
So don't you bring me down today

No matter what we do
No matter what we say
The sun will shine your way
'Cause you are beautiful today

Everywhere we go
The sun won't always shine
But tomorrow's another day
So keep on looking to the sky

We are beautiful
No matter what they say
Words can't bring us down
Ohh no
We are beautiful
In every single way
Yes words can't bring us down
Ohh no
So don't you bring me down today

Don't you bring me down today
Don't you bring me down
Today

sabato 7 luglio 2012

Capitolo 71 - No Regrets

Tell me a story
Where we all change
And we'd live our lives together
And not enstranged

I didn't lose my mind it was
Mine to give away
Couldn't stay to watch me cry
You didn't have the time
So I softly slip away...

No regrets they don't work
No regrets they only hurt
Sing me a love song
Drop me a line
Suppose it's just a point of view
But they tell me I'm doing fine

I know from the outside
We looked good for eachother
Felt things were going wrong
When you didn't like my mother

I don't want to hate but that's
All you've left me with
A bitter aftertaste and a fantasy of
How we all could live

No regrets they don't work
No regrets they only hurt
(We've been told you stay up late)
I know they're still talking
(You're far too short to carry weight)
The demons in your head
(Return the videos they're late)
If I could just stop hating you
(Goodbye)
I'd feel sorry for us instead

Remember the photographs (insane)
The ones where we all laugh (so lame)
We were having the time of our lives
Well thank you it was a real blast

No regrets they don't work
No regrets they only hurt
Write me a love song
Drop me a line
Suppose it's just a point of view
But they tell me I'm doing fine

Everything I wanted to be every
Time I walked away
Everytime you told me to leave
I just wanted to stay
Every time you looked at me and
Everytime you smiled
I felt so vacant you treat me like a child
I loved the way we used to laugh
I loved the way we used to smile
Often I sit down and think of you
For a while
Then it passes by me and I think of
Someone else instead
I guess the love we once had is
Officially dead


Mentre la compagna di vita di Robbie Williams sta per dargli una figlia, io mi trovo qui a sciogliermi, nel caldo di inizio luglio, persa in pensieri astrusi e fastidiosi. Mi manca qualcosa. Ho letto la storia di Chris, non quella pulp (che scopiazza la mia storia di Lei), l'altra, Requiem. Non si rende conto che è quello che funziona. Dilaniare una realtà perfetta rende tutti un po' scossi e quindi colpiti dalla scrittura. Perché diamine non continua così? Perché non è in grado di fare qualcosa di bello senza necessariamente rovinarlo. Io pensavo di essere come lui. Mi sbaglio, lo so, ma ultimamente le cose non vanno. Abbiamo scommesso che non l'avrei più cercato ed è quello che sto facendo. Ho Beppe adesso (al quale dovrò appioppare un soprannome figo come ho fatto per tutti gli altri) e non ci voglio pensare. Stasera passeremo la notte insieme, sono un po' spaventata dalla cosa, forse stiamo facendo tutto troppo in fretta, ci stiamo sparando tutte le cartucce all'inizio, poi cosa ne rimarrà? Sono preoccupata per il futuro, non riesco a vedere nulla. Eppure non tornerei indietro.

giovedì 21 giugno 2012

Capitolo 70 - Il secondo secondo me


Meh, e avast.

Capitolo 69 - Senza titoli

Il caso vuole che non sia capace di assorbire la tua voce in pace, non sto bene, oddio, mi sento le caviglie in catene. Il caso vuole che io non sia per niente quello che tu avevi avuto in mente, non importa... ho comprato una chitarra distorta.
E la porta sbatte per il vento, ho una guancia sopra il pavimento, no, son svenuto...
pensandoci, mi è piaciuto! [...] Mi addormento alle tre perché a quell'ora mi sento sereno o almeno non mi faccio un caffè. [...]

Non fa niente, ricomincio dal presente.

domenica 17 giugno 2012

Capitolo 68 - La rivoluzione del sessintutto

Ovviamente non potevo non citare il Sommo. Caparezza a giorni farà uscire un dvd+cd che non vedo l'ora di accaparrarmi. La mia rivoluzione, invece, la sto facendo ogni giorno. Sono passati un po' di giorni dall'ultima volta che ho scritto, ed anche adesso che lo faccio non ne sento il bisogno, ma avrei poi troppe cose da dire più in là, quindi meglio togliersi il pensiero.

Con Beppe procede bene, nonostante dei momenti di smarrimento, paura e delirio dovuti più al caldo ed agli esami che a reali IRRISOLVIBILI problemi. Non sono più arrabbiata con Maria né con Cristiano, in fondo non c'è motivo, ma in realtà mi ci vuole proprio tanto per sbroccare. Sono tornata da Caserta senza aver superato gli esami e più che incazzata sono amareggiata. Anche queste serate, come quella di ieri sera, sono un po' Low proprio per questo. Non ho quella verve che mi ha portato fin qui. Sto fumando spesso e non solo sigarette e forse è anche questo che mi sta un po' spegnendo. Non riesco ad entusiasmarmi. Sarà che è passata la primavera, sarò io che ho troppo poco da offrire, non lo so. Ma così va troppo lenta. Beppe ha paura di perdermi, ma deve rassegnarsi. Sono presa da lui e penso che non riuscirà a liberarsi di me neanche volendo.

Cheers!

lunedì 21 maggio 2012

Capitolo 67 - Dancing in the moonlight

Sto più sveglia di notte che di giorno. Sto vivendo alla velocità della luce. Non mi sto concedendo pause. Ieri è stata una giornata uggiosa, ma nonostante ciò ho avuto la forza di andare avanti, sempre e comunque. Mi stimo per questo. Mi piace l'idea di non avere tempo e spazio, di essere un flusso di energia, un vento, una marea in continua evoluzione. Dinamismo, è questo che sento. Profondo dinamismo. Sono storta, poco attenta, imprecisa ed un po' distratta, eppure... eppure sono riuscita a colpirti. Come possa essere successo è ancora un mistero. Come vi siete messi insieme? Mah, c'era il sole, la collina, la musica e le sue labbra. Quando è stato? E' successo una vita fa. O forse solo qualche settimana. O qualche minuto. Non lo so, eppure... eppure sei qui. Sei innamorata? Non credo di essere mai stata così vicina ad essere felice. Non credo di aver mai perso il lume della ragione come quando sono con lui. Ti manca? Ogni secondo. Rimorsi? No, nessuno. Rimpianti? No, tutto perfetto, eppure... eppure c'è un disturbo, uno slittamento di frequenza che continua a far fischiare i microfoni, un po' di nebbia che disturba l'immagine. Cos'è che manca? Quiete. Quiete e dinamismo insieme? Si, può darsi possa esserci, ma per ora non ne voglio sapere. Ho bisogno di bere.

Rhum alle 3 del pomeriggio. Sa di alcool etilico. Ci aggiungo la coca. Così va meglio. CubaLibre alle 3 del pomeriggio. Si, ci può stare. Ora vedrò cosa capirò di statistica.

Mi chiami? Appena ho tempo ti avviso. Dove sei? A casa, a studiare, come dovresti fare anche tu. Hai ragione, eppure... eppure questi libri non mi vanno giù. Sono una discola post-adolescente che si scola un CubaLibre alle tre del pomeriggio, sei sicuro che faccia al caso tuo? Io non credo. Continua a sapere di alcool etilico. Mi sa che il rhum era andato. Pazienza. Il ghiaccio non s'è ancora sciolto del tutto. Ma sai cosa? Non mi interessa se non ho voglia di studiare. Non mi interessa niente. Mi interessi tu ed ora sto mandando a puttane questi ultimi quattro anni per te. Non sentirti responsabile, non è mica colpa tua se sei irresistibile. Si è aperta la finestra, è entrato un po' di vento e le mani cominciano a diventare pesanti. Su, tra qualche sorso starò meglio. Oppure no. Mi fai compagnia? Devo studiare, mi laureo a luglio, Io. Hai ragione. Dai, ti prometto che studiamo. Non mi credere. Non ti lascerò aprire un libro. Ti morderò le labbra, ti prenderò e ti lascerò saturo di piacere sul mio letto. Bravo, non mi credere. Te lo avevo detto. Un ultimo sorso e penso che inizierà a girarmi la testa. Non sono più abituata, né di giorno né di notte. Ho difficoltà ad azzeccare i tasti giusti.
Finito, il ghiaccio non era male.

Mi puoi chiamare.
Spero di non risultare ridicola mentre biascico al telefono. Risponderai tu? Ti prego, non farmi fare figuracce. Ho le palpitazioni. Mi chiami tu. Due squilli. Rispondo.

lunedì 14 maggio 2012

Capitolo 66 - Ragazzo Fortunato



Se io potessi sarei sempre in vacanza, se io fossi capace scriverei il cielo in una stanza, ma se devo dirla tutta qui non è il paradiso, ma all'inferno delle verità io mento col sorriso. Problemi zero - problemi a non finire - un giorno sembra l'ultimo, un altro è da impazzire, ma se devo dirla tutta qui non è il paradiso, ma all'inferno delle verità io mento col sorriso. "Di 10 cose fatte te ne è riuscita mezza e dove c'è uno strappo non metti mai una pezza". Sono un ragazzo fortunato perché m'hanno regalato un sogno, sono fortunato perché non c'è niente che ho bisogno e quando viene sera e tornerò da te è andata come è andata la fortuna di incontrarti ancora: sei bella come il sole, a me mi fai impazzire, sei bella come il sole, a me mi fai impazzire.

Siddartha me l'ha detto che conta solo l'amore, che tutto quello che ti serve può stare dentro al cuore.

mercoledì 9 maggio 2012

Capitolo 65 - Triangolo

Non lo avevo considerato, è vero. Non consideravo il fatto che il NOI STIAMO INSIEME fosse addirittura condiviso in tre. Tuttavia le convenzioni sociali possono andare a farsi fottere.

Gaetano mi ha chiesto se ho mai scritto di lui su questo blog. Si, Gae, ho accennato alla tua presenza e mi sono stupita del fatto di non aver approfondito ulteriormente. Rimedio subito.

Quando ho conosciuto Gaetano, circa un anno fa, non l'ho trovato subito simpatico. Era eccentrico, vistoso, non alla mia portata. Poi, un bel giorno, ci siamo incontrati al corso di teatro che sto frequentando. In quel preciso momento è cambiato qualcosa. Ho iniziato a conoscerlo meglio, mi sono scordata della mia prima impressione e ci siamo fatti coinvolgere in un'orgia teatrale niente male. Il contatto con il suo corpo mi ha coinvolto al punto tale che, finito l'esercizio, ho sentito il bisogno di abbracciarlo forte e schioccargli un bacio sulla guancia. Il nostro rapporto è cambiato nel tempo, come sempre avevo paura di affezionarmi per paura di soffrire, ma, come sempre, mi sono dovuta ricredere. Gae è una persona meravigliosa. E' riuscito ad affascinarmi, a prendermi, a diventare quello che vorrei definire il Mio Migliore Amico. Siamo stati al compleanno di Manu sabato sera. E' stato bellissimo stare assieme a lui, mi ha aiutato tanto averlo vicino. Da sola non avrei davvero saputo come cavarmela. Ieri sera ero praticamente senza speranza. Dopo aver litigato con Chris e dato un ultimatum a Beppe (del quale mi sono pentita mezzo secondo dopo) mi si poteva raccogliere col cucchiaino. Gae mi è venuto a prendere e mi ha portata in giro assieme a Liliana (una sua compagna di classe). Avrei voluto davvero ringraziarlo, se fossi rimasta in casa sarei impazzita, ma ero troppo troppo troppo depressa. E mi dispiace. Ma l'ho apprezzato tanto, Gae, devi credermi. E' la prima volta che non ho un fidanzato-appiglio a cui aggrapparmi per non farmi male e l'idea di trovarmi sola, come ben sai, mi terrorizza. Grazie di esserci.

Tuttavia, tutto ha un prezzo. Devo pur ripagarlo in qualche modo per ciò che sta facendo per me. Quindi ci gestiamo Beppe al 45% ciascuno. Il restante 10% è per la Fidanzata Ufficiale di Beppe (che a giorni dovrebbe sparire) e le sue attività fisiologiche. Penso che siamo pari.

domenica 29 aprile 2012

Capitolo 64 - The Show Must Go On

Spazi vuotiper cosa stiamo vivendo?
Luoghi abbandonati – suppongo che noi conosciamo il risultato
Senza sosta, qualcuno sa cosa stiamo cercando?
Un altro eroe, un altro stupido reato
Dietro la tenda, nella farsa
Resta in linea, qualcuno lo vuole ancora?

Lo spettacolo deve andare avanti,
Lo spettacolo deve andare avanti,
Dentro, il mio cuore è rotto
Il mio trucco potrebbe scrostarsi
Ma il mio sorriso regge ancora.


Qualsiasi cosa succeda, lascerò tutto ciò per rischiare
Un altro mal di cuore, un’altra storia fallita
Senza sosta, qualcuno sa cosa stiamo cercando?
Suppongo di stare imparando, devo essere più caloroso ora

Presto sarò una svolta, gira l’angolo ora
Fuori, l’alba sta scoppiando
Ma dentro nel buio sto soffrendo per essere felice

La mia anima è colorata come le ali delle farfalle
Le fiabe di ieri invecchieranno, ma non mori-ranno mai
Posso volare - amici miei

Lo spettacolo deve andare avanti,
Lo spettacolo deve andare avanti,
Lo affronterò con un sorriso
Non sto mai cedendo
Su – con lo spettacolo

Salderò il conto, esagererò
Devo trovare la volontà di andare avanti
Lo spettacolo deve andare avanti…


Si, deve andare avanti. Io devo andare avanti. Non ne posso più di piangermi addosso come una cretina. Oggi mi sono svegliata malissimo, doveva essere una giornata di merda tra mal di testa e nausea (come tante da qualche anno a questa parte), invece, cazzarola, è stata SUPERLATIVA. Questa settimana sto vivendo davvero ogni singolo istante, ho una voglia di spaccarmi e farmi male che non avete idea, ma sono FELICE. Sono saltellante, abbraccio e bacio tutti, sono tremendamente VIVA. Così come sei, dice Liga, ed ha ragione. Questa sono io. Questa sono sempre stata. E non rompetemi le palle.

Ho passato troppo tempo a sentirmi ferita, a piangere sul latte versato, ad aspettarmi messaggi che non arrivano mai, in attesa di quelle mail mai inviate. Poi, una domenica senza pretese e Beppe. Buongiorno, chi sei? Ah, anche tu quindi... si anche io... e poi? Poi questo. Ma magari ne riparliamo! Certo, quando vuoi. Ti va domani? Passo da te. E sia. Ma magari ti mando un messaggio, così ci aggiorniamo. Ma si, dai, mi fa piacere. Anche a me. E quindi tante cose.

Sono straordinariamente stupita da me stessa. Beppe studia scienze della comunicazione (specializzazione in farciture per tramezzini), ballava hip hop, è esuberante, festoso, buffo e intollerante al lattosio. Ma non lo discrimino per questo. Lo discrimino perché è riuscito ad abbattere le corazze antiuomo che mi ero costruita onde evitare di aggiungere altre delusioni al mio curriculum. Ma sapete una cosa? Lo spettacolo deve andare avanti e gli attori siamo noi (e lo siamo davvero:D). Senza se e senza ma. Mio caro: Welcome To My Life.

lunedì 23 aprile 2012

Capitolo 63 - Nella vasca da bagno del tempo

A mollo nella vasca da bagno del tempo
non uscirò, prima di avere i piedi a pieghe.
A mollo nella vasca da bagno del tempo
non uscirò, prima di avere le dita grinze ma
ho vissuto poco, fin ora
e dicono che il meglio verrà da ora in poi
ma ho già sbagliato tanto fin ora
ed ho imparato tanto, ma sbaglio ancora e poi.
Voglio diventare vecchia
coi ricordi tutti intatti
e senza i lobi a penzoloni
ad insegnarmi che non è poi sempre
bello ostentare le ricchezze che hai
lascia mettere agli altri gli orecchini pesanti.
E' dicono che il meglio verrà da ora in poi.
Voglio diventare vecchia
coi ricordi tutti intatti
E con le rughe tatuate
a ricordarmi quanto è stato bello
Ridere con gli occhi e con le labbra
Schiva chi si conforta con espressioni di gomma
Voglio diventare vecchia
coi ricordi tutti intatti
E con le rughe tatuate
a ricordarmi quanto è stato bello
Ridere con gli occhi e con le labbra
Schiva chi si conforta con espressioni di gomma
Voglio diventare vecchia senza fretta
E insieme a te

sabato 21 aprile 2012

Capitolo 62 - Feelin' good

Perdonatemi, ma non ci credo. Non credo che chi so io viva tranquillo. Non credo che non venga mai a spiare quello che scrivo. Non credo che abbia semplicemente tirato avanti. Perché, voglio dire, se dopo un anno ed una litigata furibonda c'è un "Toh, sei ancora qui?", figuriamoci adesso che avrei molto più da perdere. No, questa cosa mi puzza. Gente col moccio al naso che si dispera perché non si sente abbastanza considerata che decide di cambiare vita e atteggiamento? No. Non esiste. Succede poche volte nella vita e alle persone giuste, e lui non è tra queste. No, boy, I don't know. Non è nella sua natura, come non lo è nella mia. Siamo fatti così, amiamo struggerci, farci male, tornare indietro e farlo ancora.

Eppure si cambia senza volere. Ora mi dicono che mi impongo troppo. Com'è? Qualche mese fa ero una bacchettona che si stava, adesso ho troppa personalità. Non so.

sabato 14 aprile 2012

Capitolo 61 - Red Headed Woman



Come questa canzone illustra "Se c'è da fare un lavoro sporco scelgo una rossa". Un detto ferrarese recita: "Il più bon dei rossi accoppò la mamma". Ed anche Giovanni Verga nel suo Rosso Malpelo lascia intendere che il rutilismo nasconde un che di malvagio. Avete tutti estremamente ragione. Alle scuole medie ero compagna di banco di Alessia, una ragazza rossa, come me d'altronde. Sembrava molto insignificante, se ne stava per i fatti suoi e non dava confidenza. Poi un giorno scoprii che in segreto odiava tutta la classe ad eccezione di poche intime. Perché? Non perché era un'emarginata, io non lo ero (almeno all'epoca) eppure neanche io nutrivo simpatia per i maschi perversi e le femmine oche della terza E. Da lì nacque un'alleanza, più che un'amicizia. L'odio che unisce.
Mimmo, il mio chitarrista, dice che sembro Tedesca, perché ho troppa personalità. Sono alquanto suscettibile quando si parla della band, ma in genere non lo sono affatto, anzi. Giustifico i comportamenti degli altri fin troppo. Ma sarà che farmi crescere i capelli mi sta rendendo più selvaggia. E' colpa dei capelli, prendetevela con loro.

domenica 1 aprile 2012

Capitolo 60 - (Everything I Do) I Do It For You

Devo assolutamente smettere di fidarmi degli uomini. O meglio, non che io sia ad un tratto rinsavita, tuttavia ogni qual volta oriento le mie scelte in funzione di qualcuno (maschio a quanto pare) finisco col pentirmene.

MA CHE CAZZ.

Chris, tranquillo. Scazzo momentaneo.

venerdì 23 marzo 2012

Capitolo 59 - By the way

A proposito, le cose vanno strane.
Un po' come questo pezzo, inizia quasi come una canzoncina pop, tranquilla, di quei ritornelli orecchiabili e inoffensivi. Poi Bum. Inizia un groove che ti fa perdere il tempo e la ritmica.
In questo periodo è un po' così. Ho aperto il mio mondo della scrittura a persone che non pensavo, ho fatto sentire la mia voce (e non solo cantando) nel gruppo che sto mettendo su mettendo a posto chi non si fa i fatti suoi, le ho cantate a gran voce a quella cessa di Celeste che non è capace nemmeno a ballare la macarena e, ahimè, ho rinunciato al Kosovo. Sarei dovuta partire il 16 aprile, ma mi sono resa conto di non volerlo davvero. A dirla tutta ci sarebbe anche stata la possibilità di incontrare Peppe partendo da Milano, ma non ho voluto. Non voglio farmi illudere e deludere di nuovo. Sarò anche pessimista, ma in questo periodo mi sto cercando di costruire quel famoso guscio che non riesco a mettere in pratica. Sarà che la primavera è meno luminosa quando te l'aspetti. Sarà che mi sto rammollendo. Sarà che mi manca Bender e quelle sue serate alcoliche. Sarà che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Mi scoccia metterci sempre il Vorrei, sembra che sia incontentabile, ma il punto è che, miei cari lettori solitari, i miei vorrei raramente vedono la luce del sole. Si fermano dentro questa stanza che vorrei fosse buia ed illuminata da una tv a tubo catodico che trasmette solo nebbia e starmene seduta su una poltrona enorme ascoltando un 33 giri di quel jazz che non annoia, o qualche bel brano di musica classica, con lo sguardo perso nel vuoto di una parete spoglia, a ricordare, sorridere e ridere del fatto stesso che stia ricordando e sorridendo da sola. Mi piacerebbe vivere in quell'appartamento, piccolo ma accogliente, almeno per me. In quella casa c'è posto solo per una persona e sono io, o dovrei esserlo. Ci sono giornali sparsi sul tavolino ed un bicchiere di Martini senza sottobicchiere suda gocce d'acqua... il ghiaccio al suo interno si sta sciogliendo lentamente. Poi entra lui, mi cinge le spalle e mi bacia sul collo, proprio dove sa che mi piace. Mi lascia sola, accendendomi una candela nell'angolo buio della stanza. Mi alzo a spegnerla e torno al mio spazio. Dentro di me c'è solo musica, fuori di me solo silenzio. C'è profumo di dolci nell'aria, mi piacerebbe che venisse dalla mia cucina, ma la mia arte culinaria lascia a desiderare. L'anziana donna che vive qui accanto, invece, sa il fatto suo. Poggio la testa allo schienale, respiro profondamente.

Finalmente sono a casa.

martedì 13 marzo 2012

Capitolo 58 - Because the night

take me now baby here as I am
pull me close, try and understand
desire is hunger is the fire I breathe
love is a banquet on which we feed

come on now try and understand
the way I feel when I'm in your hands
take my hand come undercover
they can't hurt you now,
can't hurt you now, can't hurt you now
because the night belongs to lovers
because the night belongs to lust
because the night belongs to lovers
because the night belongs to us

have I doubt when I'm alone
love is a ring, the telephone
love is an angel disguised as lust
here in our bed until the morning comes
come on now try and understand
the way I feel under your command
take my hand as the sun descends
they can't touch you now,
can't touch you now, can't touch you now
because the night belongs to lovers ...

with love we sleep
with doubt the vicious circle
turn and burns
without you I cannot live
forgive, the yearning burning
I believe it's time, too real to feel
so touch me now, touch me now, touch me now
because the night belongs to lovers ...

because tonight there are two lovers
if we believe in the night we trust
because tonight there are two lovers ...


Che canzone meravigliosa *.*

giovedì 8 marzo 2012

Capitolo 57 - Egocentrica

Cerco le attenzioni di quegli uomini golosi
Vendo sguardi ed emozioni so di vivere in simbiosi
Con gli applausi della gente che mi ascolta e non mi sente
Coi giudizi e le paure di chi sa che sono pure un po’
Egocentrica
E a volte forse un po’ lunatica
Ma non sarò la prima e l’ultima
Che vuole sentire d’esser l’unica
Non seguo la moda e non sono consumista
Non distinguo una Skoda da una Punto o da una Fiesta
Corro anche se questo vento
Non mi porterà mai più in alto
Perché vivo solo quando
Amo, rido, piango e canto…
Egocentrica
E a volte forse un po’ lunatica
Ma non sarò la prima e l’ultima
Che vuol sentire d’esser l’unica
Se poi mi dai appuntamento stasera
Non aspettarti che arrivi a quell’ora
Tu chiamami e fammi sentire signora
Come una bimba tu sai sono ancora
Egocentrica
E a volte forse un po’ lunatica
Ma non sarò la prima e l’ultima
Che vuol sentire d’esser l’unica
Egocentrica
Lunatica
L’ultima
L’unica
Ora che sapete perché sono qui davanti
Non mi giudicate male perché a riflettori spenti
Sono fragile anche timida, ma non per questo stupida
E dopo il palcoscenico una vita vera ancora ce l’ho.

martedì 21 febbraio 2012

Capitolo 56 - Anni miei

Prendo in fiato poi mi butto dentro la città
Motorino sempre rotto, meno male c'è il tram
Se mi stringo ci sto almeno per un po'
Avanti c'è posto, non riesco a passare
è un incontro di boxe
Scendo in centro, appena in tempo per cercare un bar
C'era il sole ed ora piove dimmi come si fa
Ma va bene così quasi come vorrei
E con nessuno mai io cambierei
Gli anni miei, anni miei
Solo miei, gli anni miei
Quante domande forse sarà
Che sto diventando più grande
O forse che domani ho un anno di più
Mangio in piedi poi mi vedo con gli amici miei
Torno a casa radio accesa nella vasca in apnea
Un mese ci dormirei ma non posso perchè
Stasera ho promesso di uscire con te
Anni miei, anni miei
Solo miei, gli anni miei
Quante domande forse sarà
Che sto diventando più grande
O forse che domani ho un anno di più
Quante domande senza risposta
Cosa farò io da grande
Adesso che tra un'ora ho un anno di più
Gli anni miei, solo miei
Anni miei, anni miei
Solo miei, anni miei

Partiamo dal fatto che questa canzone mi piace e non è un crimine ascoltare Laura Pausini la sera prima di compiere 22 anni. Si, 22, non 23 come pensa Daniele o 18 come pensa chiunque mi incontri per strada. Per i discorsi che faccio l'età che dimostro è 82 anni, ma è semplice sputare sulle nuove generazioni quanto sparare ad uno che caga su un camion della croce rossa. Tant'è che ho deciso che la mia adorata cuginetta bimbaminkia ed il suo fratellone in carriera non ce li voglio al mio compleanno. La generazione 89-90 sta già abbastanza inguaiata, non peggioriamo la situazione. Cosa è cambiato rispetto al precedente genetliaco? Ebbene, quasi nulla. Ho dovuto affrontare difficoltà finanziarie, universitarie, nei rapporti familiari, in quello amoroso e anche con gli amici non è andata proprio alla grande, ma sono ancora qui. In verità un po' della nebbia che mi circondava si è diradata, lasciando scoprire tante luci che erano rimaste offuscate, ma anche tanti danni non visibili ad una prima occhiata. Si può dire che abbia scoperto la causa dei miei mali (di quelli fisici almeno) attribuendo tutto alla sinusite ed al mio cardias sensibile. Per gli altri mali, quelli notturni, ho una psicologa che vedo di tanto in tanto ed insieme cerchiamo di dare un senso a tutto quello che mi passa nella testa. L'anno scorso di questi tempi mi domandavo cosa sarebbe successo se... Ora mi rendo conto che è andata bene così per mille motivi, perché le cose alla fine ritornano sempre, perché nessuno è mai convinto di una scelta fin quando non si trova ad affrontarne le conseguenze (come dormire in camera con la propria ex ragazza) o dover in qualche modo scusarsi per essere stato una testa di cazzo a suo tempo (il caso di Davide). Poi ho incontrato Caparezza ed in quel momento mi sono resa conto che non esiste gioia più grande di vedere un PROPRIO sogno realizzato senza necessariamente rubarlo agli altri. Io e Chris abbiamo viaggiato davvero. Siamo stati in vacanza assieme, abbiamo rivisto Caserta insieme, ci siamo vissuti in altri luoghi e ne siamo stati felici. Siamo stati a Roma, a Rieti con la neve, ad Ostuni con il caldo, Torre Canne con mia nonna e MAI abbiamo pensato di voler tornare a casa. Bender è tornato, si laurea tra un po' e finalmente mi considera un po' più parte della sua vita. Gaetano ed io abbiamo iniziato a confidarci i segreti da zitelle, forse un amico gay è quel che mi ci vuole. Ho affrontato Simone e la sua arroganza, Enzo e quella zoccoletta che gli tocca il pacco, Federico e i suoi capelli da nonna della domenica mattina prima di andare alla messa, Amalia e le sue urla sul palco del Sud mentre io ridevo con una combriccola improvvisata e assieme a Chris. Sfanculata Ambra, ho trascorso un'estate con Chris e Pino, bella, divertente, ma cinica quanto basta a non affezionarsene. Ho fatto stare bene mia madre dopo un periodo grigio, ho amato profondamente anche quando non ce la facevo a reggermi in piedi, mi sono fatta forza quando lui non c'era per tutta la giornata e la sera non aveva neanche la forza di darmi un bacio. Mi sono stabilita qui, con i suoi pro ed i suoi contro. Non mi piace Caserta, non mi piace quel che era né quel che è. Devo continuare a fare i conti con quella che diventerò e non con quella che sono stata. Ho combattuto con quei ricordi che faticavano ad andare via rimanendo nel cuore o su un pc, con quei MA LEI ERA DIVERSA, con quelle assurde idee e persecuzioni che solo la mia mente è capace di architettare. E solo adesso, anche se non vorrei, mi trovo a dire che sono una persona che è maturata profondamente in questo anno, più di quanto abbia fatto tanta gente in un'intera vita.

Buon Compleanno, Vix.
E buon compleanno Le Monde de Valérie. Per te sono già 200.

martedì 31 gennaio 2012

Capitolo 55 - Terra promessa

Siamo i ragazzi di oggi, pensiamo sempre all'America

I ragazzi di oggi sono diversi. I ragazzi di oggi siamo noi, cinici, stanchi, demotivati. Non crediamo al paradiso perché è troppo lontano da noi. All'inferno ci viviamo tutti i giorni. Proviamo emozioni nel buio della nostra stanza dietro monitor luminosi senza mai dire una parola. Ci stringiamo per far emergere gli altri e difficilmente affermiamo i nostri diritti senza combattere con la paura di sbagliare. Siamo sempre troppo o troppo poco. L'equilibrio non è per noi.

Finché qualcosa cambierà...

giovedì 19 gennaio 2012

venerdì 6 gennaio 2012

Capitolo 53 - Kay è stata qui

Sono a pezzi. Ho i nervi in frantumi, la mano dolorante, le ginocchia che non reggono più il peso di questa vita. Era tanto che non ascoltavo Ligabue. Lo tengo per i momenti speciali. O per quelli troppo dolorosi per sopportarli in silenzio. Questo è uno di quelli. Vorrei che ci fosse un'altra strada. Saranno gli esami, saranno i pensieri, sarà che non sono più all'altezza di permettermi di essere me stessa. Vorrei essere una di quelle persone mediocri che vivono per Facebook o per la manicure, ma purtroppo il mio cervello funziona, ancora. Ancora, non so per quanto. Per ora va. E va male. Ora non è il passato, non è il futuro e nemmeno il presente. Ora sono proprio IO che non vado. Voglio fermare tutto, tutto questo andare senza un perché. Se Kay ci fosse forse avrei un motivo per stare così, per essere fondamentalmente vittimista e depressa. Invece non mi drogo. Esco e prendo acqua liscia. Non faccio tardi la sera. Non sono mai stata così Low Battery in tutta la mia vita. Sono stanca.

Aiuto.

mercoledì 4 gennaio 2012

Capitolo 52 - I've had the time of my life

Mi sono scocciata di scrivere i numeri in antico romano. Abbiamo la nostra bella numerazione araba, usufruiamone.

Detto ciò, sto attraversando un periodo strano: mi sento particolarmente anziana. E' vero, lo studio stanca, ma non è una buona scusa. Ascolto canzoni di anni che non mi appartengono, mi limito a osservare il mondo che cambia senza prendere una posizione definita e talvolta preferisco un sabato sera in pigiama e ciabatte piuttosto che il caos di una città sempre in movimento. Sono giunta alla conclusione che anche la mia relazione con Chris sia invecchiata irrimediabilmente. I nostri passatempi sono il cinema (con la tessera gratuita, come per gli ultra sessantacinquenni), la tivvù ed il pc (che solo per poco appartiene ad una generazione più all'avanguardia, ma se pensiamo che anche mio nonno è su FB il ragionamento non fa una grinza). Vorrei farmi una passeggiata, ma anche in quel caso finirei all'Auchan o, come spero di fare nel fine settimana, a braccetto con la mia dolce metà per le stradine di Alberobello. Non si tratta di aver perso la joie de vivre, direi piuttosto di aver ceduto a quella che comunemente noi chiamiamo Apatia, intesa come mancanza di mordente nelle azioni e nelle decisioni della vita quotidiana. Il mio Natale è stato familiarmente compreso come un tour de force alla stregua di una cucina di un ristorante nel giorno del matrimonio della figlia di Berlusconi. Il mio San Silvestro è stato maleodorante, a causa della dissenteria che ha voluto farmi sentire la sua presenza già due ore prima della fatidica mezzanotte. Il mio Capodanno è stato difficile, seduta a tavola con la famiglia di Chris, in sua assenza (immotivata) a cercare di risultare una persona interessante nonostante il mio precedente con la diarrea e le misere ore di sonno effettuate. I miei giorni sono tutti molto simili, oggi sono sola a casa e dovrei studiare, ma la testa è talmente leggera che alla sola lettura del nome Lacan mi vengono i capogiri.

Ma è stato davvero il tempo più bello di una vita?