lunedì 10 settembre 2012

Capitolo 75 - Ci vorrebbe un amico

A volte capita che le cose finiscano senza accorgersene, che storie d'amore diventino routine, che stare insieme sia un peso più che un piacere. Non riesci a vederlo da subito, sei li che ti convinci di essere ancora innamorato e poi ti ritrovi a piangere guardando Dirty Dancing scofanandoti un barattolo di gelato da mezzo chilo. Non sai spiegare come sia accaduto, è semplicemente passato del tempo senza che nessuno ne abbia parlato o ci sia stato male. Il dolore arriva, se arriva quando la presa di coscienza si fa nitida, quando si fanno i conti con i pezzi rotti. Lì, in quel momento, si realizza tutto. Con Gaetano è stato così. Un fuoco divampante di amore platonico ha incendiato le nostre vite come il primo amore. La necessità di aversi, di sentirsi, la voglia di non dirsi mai Ciao. Poi, pian piano, tutto ha perso luminosità. Le telefonate più rare, le uscite meno piacevoli, l'orgoglio sempre prima del sorriso. Sono stata male per questo. Sono stata arrabbiata con lui, sono stata irascibile ogni volta che se n'è parlato.

Ora non sento più niente.

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