martedì 7 giugno 2011
Capitolo XXI - Ci sei sempre stata
Perché è sempre stato così, ci sono e ci sarò sempre, ma certe volte devi prendere in mano la vita e fare da te. Non ho la capacità di fartelo capire, sono incapace nel comunicarti quanto è importante affrontare tutto con le tue forze e quanto tu non possa sempre cercare delle scusanti per le tue carenze di coraggio o di vitalità. Io non sono Pigra. Mi sono data una mossa, lo sto facendo ogni giorno e lo farò anche tra un'ora, quando sarò nel tubo della risonanza magnetica. Sono spaventata, lo ammetto e lo sai, ma ci vado. Se voglio capire la radice del mio malessere devo farlo. E devi farlo anche tu. Affrontare qualche sfida, intendo. Senza il mio aiuto. Non ti reputo un nullafacente, non l'ho mai fatto, perché sono innamorata di te a prescindere dal tuo ruolo lavorativo e sociale, ma se ti dico tutto ciò è proprio perché questa decadenza non te la meriti. E' un discorso trito e ritrito, mi sono anche annoiata di dirti sempre le stesse cose, ma non ci posso stare male. Sei tu il responsabile delle tue azioni, HOMO FABER EST FORTUNAE SUAE, e non posso non biasimarti quando dimostri che le mie parole sono vane e fugaci. Non ci sarò sempre io a tenerti la mano né mammina a mostrarti la strada. Devi darti una mossa, ma non per me, né per tua madre. Devi farlo per te. La vita è dura, e se al primo ostacolo ti lasci abbattere, ho cattive notizie per te: non potrà andarti meglio. Non ho nient'altro da dirti.
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