martedì 12 aprile 2011

Capitolo IX - Pensandoti

Ci penserò io, cara dolce Vix. Proverò a far le tue veci, molto modestamente ed il più sinceramente e fedelmente possibile.

Le sopracitate giornate primaverili si susseguono ad un ritmo cadenzato, dolce e placido. Giornate calde, soleggiate, rilassate (nonostante i mille impegni che si susseguono nella nostra vita).
Dopo aver passato uno splendido sabato insieme al mare e poi ad Ostuni, tra un favoloso risultato gastronomico (sugo ai peperoni) ed un favoloso risultato sessuale (ore di sesso sfrenato ma appassionato, completamente presi l'uno dall'altra), i giorni scorrono lenti in un tempo che si potrebbe definire estivo. Abbiamo completato il famoso puzzle de "La Grande Onda" di Hokusai che avevo abbandonato per mesi e mesi perchè troppo difficile, come se quel puzzle rappresentasse la mia situazione sentimentale: ora, ovviamente, è risolto. La cosa si spiega da se, ho trovato il mio posto, il pezzo con il quale combacio perfettamente.
Mi dispiace battibeccare a volte su delle stronzate ma, alla fine, l'importante è chiarirci subito e far pace come se nulla fosse. Passare queste meravigliose giornate insieme, far l'amore dove capita, passare le serate a coccolarci o a far gli stupidi, vedere un film insieme, parlare di qualsiasi cosa o argomento, ballare o cantare, respirare quest'aria primaverile insieme... Era proprio tanto che non vivevo una primavera così "primaverile": i sensi accesi, i desideri vivi ed ardenti, i sentimenti e le sensazioni vividi come non mai. E' un assoluto risveglio, in ogni senso.
Mi accorgo sempre di più di essere in simbiosi con te, di avere il bisogno di trascorrere il tempo in tua compagnia, di avvertire la tua presenza affianco a me. E non è una forma di schiavitù o dipendenza: è un piacere che si prova ogni momento insieme.

Sei una creatura di prima scelta
sopra il banco del reparto convenienza
Sono io lo scatolone che ti tiene verticale
e ti proteggo perché tu non vada a male

E' proprio questa la sensazione, la sensazione di aver trovato la grande occasione che si cercava da tanto tempo, ad un prezzo stracciato (senza dover impazzire per cercarla, questa felicità) e la voglia di proteggersi, di essere l'involucro, il guscio, la barriera che difende l'altro dagli agenti esterni.
Il nostro aprirci l'un l'altra, il nostro darci man forte il più possibile, l'essere sinceri con se e con gli altri, il sentirsi al posto giusto. Io non ho molto da offrire, a parte me stesso. Spero che possa bastarti.

Spero che questa primavera non finisca mai, è come svegliarsi ascoltando una paradisiaca musica, con i caldi raggi del sole che penetrano nella penombra della stanza.

Mastichi le gioie
ingoi i tuoi dispiaceri
per questo poi a casa non mangi mai
Si litiga per niente ma il bello è che tu sai che fare pace
è meno divertente
Costruiremo un bel castello
e poi lo sfasceremo
in seguito a un duello immaginario
Saremo due turisti col naso sempre in aria
e le valigie che aspettano in albergo
Sei una creatura di prima scelta
sopra il banco del reparto convenienza
Sono io lo scatolone che ti tiene verticale
e ti proteggo perché tu non vada a male
Non corrisponde al vero
la frase sopra il muro
Perché hanno scritto questo
se non sanno niente di te?
Ti piacciono i difetti e ascolti
il lato b dei dischi vecchi
Che stendi sopra il letto
Sei una creatura di primavera
fuori intanto sta soffiando una bufera
un albero è caduto a pochi metri dai fanali
ma non uscire io non voglio che ti ammali
Sei una creatura di prima scelta
sopra il banco del reparto convenienza
Sono io lo scatolone che ti tiene verticale
e ti proteggo perché tu non vada a male



Grazie Amore.

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