sabato 21 maggio 2011

Capitolo XVI - Musa

Mastico uno stuzzicadenti che da mesi ha preso il posto della sigaretta e con calma rifletto e ti scrivo.
Ci sono cose che smuovono delle zone intime come sommozzatori che trovano un'anfora antica nei più oscuri abissi. Determinata gente, un profumo, una luce particolare, un fischio. Quindi non c'è da meravigliarsi se Marlen ha smottato un pezzo profondo del tuo essere visto che, oltre alla questione della curiosità lesbo, avrà avuto qualcosa che ti ha sempre affascinato.[...]
Non c'è nulla di male, a mio avviso, nel farsi trasportare da queste rare, fugaci, irripetibili emozioni. Tant'è che hai scritto, cazzo! Hai scritto!
Il quid per scrivere lo trovi nei posti più strani: [...] la voce di Marlen che, come una melodia profonda, ti faceva ribollire il sangue.
Io le migliori poesie le ho scritte ubriaco perso, di ritorno da serate di feroci bevute. Quindi, ritieniti fortunata!
La risposta al tuo quesito, quindi, è: non sei pazza. E' la norma, che ti piaccia o meno.

A tutti capitano i momenti "di debolezza", che son delle emerite cazzate. [...]
Sai quanti ragazzi incontrerai che, in un determinato istante, ti faranno venire nelle mutande o semplicemente arrossire? E' probabile pure che quell'istante ti rende una tale persona irresistibile, ma nell'insieme, a guardarla bene, ci resti di merda.

Credo che ognuno di noi, perché a ognuno di noi capitano 'sti fatti, debba godersi tali istantanee che, hai voglia a fotografare: non ti verranno mai più così bene. Senza però bruciare via tutto il resto dell'album.
Per questo, quando mi ritorna la voglia di fumare, mastico il mio fido stuzzicadenti. Capisc'a mme. E riverso tutto su carta o .doc.
Un racconto, un pezzo di romanzo, una lettera, una mail. Come, per me, in questo caso.

Non esistono consigli.
Forse uno: scrivi.
Il quid, la spinta, forse per te sono proprio queste emozioni.
Scrivine.

'notte.
A. L.

Post scriptum: probabilmente alla fine di questa tiritera non ti rimarrà nulla. Mi hai trovato senza risposte: era da parecchio che non mi si chiedeva qualcosa!


A volte, però, il Quid è un posto, un odore, un fiore spezzato al di fuori da una recinzione in una distesa di lucciole.

Perché tu sai come farmi uscire da me, dalla gabbia dorata della mia lucidità; e non voglio sapere quando, come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà.

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