lunedì 10 gennaio 2011

Passing to a new life

Prima che tu possa cancellarlo...

Rieccomi a scrivere su questo blog in disuso.
Saranno passati un paio d'anni dal mio ultimo intervento su un pagina di un blog personale, completamente mio.
In questo momento sono in ospedale, con una flebo di fisiologica attaccata al braccio sinistro (che brucia leggermente) ma non me ne lamento.
Sto dando una svolta alla mia vita, pian piano. Ho rotto con Meg dopo anni insieme, ho iniziato più o meno catastroficamente a guidare, sto affrontando questo cazzo di diabete (che si è capito mi accompagnerà per tutta la vita) ed infine ho trovato la persona adatta a me: Valeria.
Parlare del mio incontro con lei mi fa sorridere perchè io e lei ci incontrammo per puro caso in vacanza anni fa. Io ero modestamente ubriaco, poco raccomandabile e sbandato mentre lei era rossa, di Caserta, simpaticissima e lucida ma innamorata di Simone, uno stronzo. Ci provai con lei tutta la sera beccandomi, a fine serata, un palo madornale. Poco male, pensai, tanto io e lei non ci saremmo più rivisti.
Poi chi si è visto si è visto, ognuno per la sua strada. Fortuitamente mi ricordai il suo contatto msn, rimasto in disuso per tutti questi anni.
Poi ognuno ha preso la sua strada, io ho fatto le mie esperienze e lei le sue.
Il Karma ha voluto che ci reincontrassimo anni dopo, lei trasferitasi a 13km da casa mia, con un rapporto allo sfascio e mille problemi. Io d'altro canto non me la passavo meglio, una quasi imminente rottura con Meg, mille casini e mille cambiamenti a livello fisico e mentale.
E poi la storia si sa, una cosa tira l'altra, un evento dopo l'altro io e lei siamo finiti insieme.
Con lei ho trovato un amore vero, come erano anni che non lo provavo. O magari non l'avevo mai provato così intensamente.
Emozioni vivide, come immagini psichedeliche che si specchiano nei miei occhi.
Sono felice, ora.
Ora devo solo dare una svolta in ambito lavorativo o studentesco. O mi dedico a qualcosa e inizio a costruirmi un futuro (magari con chi dico io) o non riuscirò a guardarmi più allo specchio. Ho passato un anno terribile, un anno buttato al vento, un anno in cui mi sono lasciato bruciare lentamente. Ho bisogno di voltare pagina, cambiare tutto. E lentamente lo sto facendo.
Ed ora eccomi ad affrontare la mia realtà, la malattia. Ho dato per scontato che andasse tutto bene, che non sarei tornato mai più a fare l'insulina. Sono stato un illuso, nella vita le cose belle finiscono. La flebo è ad oltre metà, il tempo scorre rapidissimamente scrivendo. Valeria è al mare con Daniele e la sua amica Ambra, beati loro. Mi sento un pò solo, a dirla tutta.
Metto in riproduzione "La moda del lento" dei Baustelle, il disco che preferisco.
Decadenza, sigarette spente e luce soffusa, odore di olio di sandalo nell'aria.
Penso passerò almeno 4 giorni in ospedale, giusto in tempo per saltare il ferragosto. Che culo, come al solito.
Per fortuna gli infermieri sono gentili e tranquilli, nemmeno mi ha fatto male quando mi ha attaccato la flebo. Perfino gli aghi da penna insulinica non fanno più male, ormai la tecnologia va avanti!
Entra luce dall'avvolgibile della finestra. Il sole splende per me, la fortuna girerà.
Me lo sento.


Spero che la fortuna abbia girato davvero. Per me di sicuro.

Ti amo.

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