La delusione aleggia in casa, l'aria è pesante, l'atmosfera tesa. Passerà?
Non mi piace sia tu il centro di me.
Si, maledetto.
Niente mi porterò, solo vento tra le mani. Più leggera sarò, sospesa.
Sospesa, nel vuoto. Non so che fine fare, non so che lavoro cercare, non so perché dovermi alzare la mattina.
Sorriderò prima di andare
Basterà un soffio e sparirò
Forse sarà pericoloso, forse sarà la libertà
Mi guarderai e vedrai una eppure non sarò sola
Una novità sarà e mi porterà a non fermarmi mai, non voltarmi mai, non pentirmi mai.
Solo il cielo avrò sopra di me.
Ricomincio da qui,
Da un'effimera illusione.
Quella di riuscire comunque nell'intento di diventare una studentessa depressa dell'università di Bari, illusione che svanirà come neve al sole il giorno 15 di questo mese, quando, nonostante le iscrizioni e lo scorrimento, non rientrerò tra i fortunati stressati del mondo della specializzazione.
Mi risveglio e ci sei, ancora tu
Qui.
Ci sei ancora?
Qui.
Ci sei ancora?
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