lunedì 7 marzo 2016

Capitolo 94 - Ricominciamo

Dunque (non si inizia mai una frase con dunque, ma è il mio blog e la sintassi la decido io. Zah.), siamo alle solite. Mi riprometto di scrivere, di sbattermi con la testa sulla tastiera ed aggiornare questo spazio e mi ritrovo dopo quasi un anno a non averlo ancora fatto. Qual è la soluzione? Prima di tutto incollare l'aggiornamento da un altro blog che non si fila nessuno (e andrò a farlo tra pochissimo) e poi inserire un altro account amministratore collegato a quello che uso maggiormente, perché se devo pensare di connettere e disconnettere ogni volta che ho la vaga intenzione di scrivere, finisce in un bidone. Quindi l'auspicio è che d'ora in poi riesca a ritagliarmi lo spazio serio un po' più spesso. Andiamo con ordine.

Resoconto 2015

356 giorni dopo.

Gennaio: Piero a faccia in giù nella neve. È l'immagine più dolce che ho di lui, con uno sci al piede e l'altro lontano, il cappello storto e gli occhiali da sole a sei metri. Ci siamo fatti le foto dopo la caduta con lo spirito del "Dovessi morire alla prossima discesa, almeno hai delle foto con me!". Poi c'è Paillettes ed point noirs, il nostro successo, ma quella è un'altra storia. Il 7 Gennaio mi sono iscritta alla Scuola del Rock, in quel giorno è cominciato il sogno.
Febbraio: Smells like teen spirit al Living Room di Putignano con successiva crisi mistica per aver cantato live davanti ad un pubblico vero. Il mio compleanno con degli amici scelti e la jam improvvisata nel salone di casa mia. Mario ed Angela, il vino, le chitarre e le risate. E poi, ovviamente, il matrimonio dell'anno: Eleonora e Gianni, una cerimonia bellissima, tanto vino, Piero che mi fa volare mentre balliamo, i fuochi d'artificio e le guantiere di paste.
Marzo: cicciosità a non finire. Zeppole, ciambelle e chi più ne ha più ne metta, Erika compie 18 anni e quale occasione migliore per continuare a mangiare l'impossibile? Duetto con mio padre su Father and son di Cat Stevens, Jam Sessions ed il Trio Bobo a Molfetta. Faso che chiacchiera con noi come se ci conoscessimo da una vita e Piero con l'espressione di un bimbo a cui hanno regalato il trenino dei suoi sogni.
Aprile: Caparezza al Palaflorio. Pasquetta dalla nonna di Piero con tutta la sua famiglia, Nonna Elena è la persona più dolce dell'universo e suo nipote ne è la conferma. Finalmente conosciamo Lola e Luna, le mie pro-pro-pro oh insomma, le figlie di Alessandro e Cristina. Compleanno di Angela e concerto in suo onore, inaugurazione della nuova sede dell'associazione e, a parte degli scazzi con qualche idiota che non sa tenere la lingua a posto, un onomastico sereno e l'inizio delle prove con il gruppo di Lino. Intanto Mario segue la mia ispirazione musicale e mi permette di cantare Leading My Soul, la mia canzone. Per poco non piango, ma ci sono tutti a sostenermi e l'emozione è indescrivibile. Il 29 aprile spedisco il plico al Garp Festival dopo aver scritto il finale del libro. L'ho fatto davvero?!
Maggio: maratone di Star Wars e prove dei Guns 'N Roses a parte, fa caldo ed è tempo di mare. Majid festeggia il suo matrimonio a Conversano ed esce Cari Mostri di Stefano Benni. Quando siamo belli tranquilli e abbiamo in programma una comunione ed una cresima dei cuginetti di Piero, arriva la mail dal Garp: "Abbiamo ricevuto tutto, la premiazione è il 22 Maggio, dovresti esserci.". Biglietti del treno, valigie, stazione, Mercato delle Erbe. Ovvio attacco di panico mentre intervistano Lo Stato Sociale in attesa che proclamino il vincitore del premio. Alle 23.06 tremo sulla sedia. Morozzi si decide a proclamare il vincitore mentre Piero mi stringe la mano e con l'altra registra con la reflex. "Vince il premio Garp 2015: Storia di Lei.". E muoio, letteralmente. In piedi, braccia in aria in segno di vittoria, saltello verso le scrivanie dietro le quali sono seduti scrittori, editori e artisti vari con un sorriso che va da un orecchio all'altro. Storia di Lei diventerà un libro.
Giugno: mare, sole, pranzi romantici e serate a base di Castle. Quando qualcosa funziona bene viene naturale!
Luglio: altro matrimonio a sorpresa, Marika e Gigi ci fanno apprezzare la compagnia di parenti che non vedevo da secoli e ballare fino a notte fonda nonostante la storta alla caviglia presa sugli scogli al mare con Piero. Tutto sommato, per ogni cosa che si rompe, se ne ripara una nuova; iniziano i saggi di fine corso della Scuola del Rock e la serata finale è un evento sensazionale. Purtroppo è necessario anche fare i conti con la realtà ogni tanto, quando sembra che tutto proceda bene, mio nonno ci lascia.
Agosto: cavalli, isterismi, Alessandra, Minions. Il primo anno con Piero, una passeggiata a cavallo e i pantaloni strappati. Giri turistici con Alessandra e Stefano tra Monopoli ed Alberobello.
Settembre: in viaggio con Piero, finalmente. Gallipoli, Rivabella, Nardò, Porto Cesareo, Lecce, Leuca, Sannicola, quel posto con le torri erse nel mezzo del nulla, i pasticciotti, il ventilatore che fa il bordello di notte, luci spente e zanzare in agguato, ovetti e sorprese, la Taverna dei Viandanti dove si mangia a poco prezzo e si sta bene, io che dormo sulla spiaggia e Piero che si prende cura di me, la Coca Cola ghiacciata, i fenicotteri, la playlist del viaggio, le canzoni degli Zio Ematitos e quella voglia di non tornare a casa mai più. Il tramonto sul mare, insieme. L'esame d'ammissione al consevatorio, Elio E Le Storie Tese ad Orta Nova con gli autovelox che non ci hanno preso.
Ottobre: Milano da Alessandra, nottate di chiacchiere, lacrime e sorrisi, pioggia, musei, Duomo e Monumentale, libertà e senso d'appartenenza ad una città sconosciuta, Expo e tanta delusione, Sushi e un ciao malinconico dal finestrino del pullman. Per consolarci, una bella cenetta in due a Terrearse.
Novembre: la palestra, dannazione. Mi sono fatta convincere, fino alla fine. Teatro con Piero a vedere Max Giusti, sagra del Novello a Conversano, film e Real Time. Aspettando Masterchef studio John Lennon e le sue canzoni. Ovviamente se posso mi rendo utile. Quindi lezione alla Scuola del Rock su Caparezza. Dovrebbero darmi una laurea per tutto quello che ho studiato su di lui.
Dicembre: famiglia, amici che ritornano, la fit boxe che diventa una sana abitudine, i mercatini dell'antiquariato, Star Wars: Il Risveglio della Forza, i concerti di Natale, pranzoni, cenoni e tante calorie a coronare un natale dolce e senza troppe pretese. Per concludere il mese e l'anno in bellezza, una grande festa alla Scuola del Rock, pizze, pandori, ricchi premi e cotillon.


Questo è stato il mio 2015. Qualcosa l'avevo già detta, qualcosa no, fatto sta che va tutto bene. Ho una routine abbastanza stressante che mi lascia poco tempo per l'ansia, nonostante i miei onnipresenti dolori di stomaco non mi abbandonino mai. Piero è un ragazzo fantastico e l'idea di un futuro con lui è sempre più radicata. Ha una pazienza infinita e non ha bisogno che gli dica bugie. Mi conosce fin troppo bene. E questo mi fa stare molto tranquilla perché non ho più bisogno di nascondermi per stare a mio agio. Abbiamo visto insieme il concerto dei Musica Nuda e sono molto motivata a fare sempre meglio sul piano artistico. Qualche settimana fa ho firmato il contratto con Caracò, quindi si preannuncia un periodo pieno di sorprese come direbbe Bersani. Incrociamo le dita.

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