martedì 29 marzo 2016

Capitolo 97 - Wake up!

Le ragazze sono cresciute. Alcune si sono sposate, altre sono in cerca dell'amore, altre ancora rincorrono i propri sogni, ma sono passati degli anni. Le loro vite sono cambiate, il passato è passato. I ragazzi invece sono rimasti fermi lì. Sono giunta alla conclusione che non siano in grado di guardare avanti senza voltarsi e lasciarsi alle spalle tutto. Non tutti i ragazzi, alcuni di loro ce l'hanno fatta. Hanno dimenticato e voltato pagina. Altri no. Senza la voglia, l'intenzione e neanche l'aspirazione che gli permetta di farlo. Perché ostentare le cicatrici fa figo. Tipo Rambo. Ma meno virile. Tipo: "Sai, la mia ex ragazza mi ha spezzato il cuore... sono ancora sotto shock. Nessuno mi ama e avrei bisogno di qualcuno che si prenda cura di me.". Mi fa schifo. Davvero. Ognuno ha i suoi metodi per rimorchiare, per carità, ma ricorrere alla compassione è davvero orribile. Falsa, tra l'altro. Perché non posso pensare che sia tutta così questa vita, piena di Sto Male, Mi Ha Lasciato e Voglio Morire. Ma poi pensate di non essere in grado di fare altrimenti? Conosco qualcuno che pur di non sforzarsi di inventarsi tecniche nuove va a ricontattare le ex storiche con la speranza di concludere qualcosa. E qualcuna ci sta pure.
Si, ok, l'ho fatto anche io, ma per comodità, non per necessità. Ho anche trovato persone in grado di rinunciare ad una sana scopata piuttosto che al proprio status di cane bastonato. E questa è follia. Perché se l'intento è il rimorchio, qualcosa non quadra. Ragazzi, non è che non rispetti il vostro dolore: ci sta soffrire se si tiene a qualcuno e si viene scaricati. È naturale. Non lo è dopo due, tre, sei anni. Questo vuol dire che avete bisogno di uno specialista o che state palesemente fingendo. Il rancore? Se sei felice (e tu lo sai...) non te ne può fregare di meno. Non lo dico per dire, cacchio. Parlo per esperienza diretta! Ognuno di noi ha sofferto: dal primo giocattolo rotto alla separazione più drastica da qualcuno di importante, è inutile negarlo. La felicità, tuttavia, sta nell'apprezzare (e desiderare) ciò che si ha. So di aver provveduto a creare dolore: Renato l'ho mollato per il suo compagno di banco, Enzo per Simone e successivamente per Federico, Gennaro perché era un troglodita, Chris per Beppe, Beppe per sfinimento. In tutti questi passaggi, ovviamente, anche io ho ricevuto i miei trattamenti e mi sono stata al mio posto. Non sono andata a ricontattare i diretti fautori delle mie disgrazie scaricandogli addosso letame. E sapete perché? Perché la mia felicità era già abbastanza. Ragazzi, forse sembrerà strano, ma vedere queste persone felici ora come ora è una bella cosa. Vuol dire che, nonostante con me non abbia funzionato (ed è palese) non si sono persi d'animo ed hanno trovato la loro strada. Ovviamente non vale per tutti. Ci sono ancora quelli che, dopo anni, stanno qui a rinfacciarti cose delle quali te ne fregava poco prima, figurati adesso.
Non voglio fare valutazioni affrettate perché finisce sempre che me le rimangi, però:

  • faccio un bel lavoro
  • esco con un bel ragazzo
  • seguo la mia passione
  • tra qualche tempo pubblicheranno il mio libro
  • sono soddisfatta del mio aspetto e del mio carattere
...cosa volete che me ne freghi se state ancora sfrigolando nell'olio bollente dell'ira?

Wake up, guagliù! SVEGLIA!

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